Matteo Arnaldi si ferma in semifinale al masters1000 di Montreal al cospetto di Andrey Rublev. Si conclude così la settimana migliore della carriera del giovane sanremese, che sarà testa di serie al prossimo US Open.
Le parole di Matteo
Arnaldi è stato il protagonista (a sorpresa) del masters1000 di Montreal. Con la sconfitta di Jannik Sinner ai quarti di finale (superato anche lui da Rublev), Matteo è stato il migliore degli italiani ai nastri di partenza.
Per lui è stata la prima semifinale in un torneo così importante e questo risultato ha segnato anche il best ranking in carriera al numero 29 del mondo (17 posizioni più avanti rispetto alla scorsa settimana). Grazie a ciò, Arnaldi partirà con una testa di serie al prossimo US Open al via dal 26 agosto.
“Top30? Davvero? Non lo sapevo. Sicuramente è una bella cosa. L’obiettivo principale era riuscire ad essere testa di serie allo US Open; quindi, se è così come dici… non lo so, non ho guardato, ma sarebbe sicuramente una bella soddisfazione per me e il mio team. L’anno scorso sono arrivato agli ottavi a New York, sono andato più volte vicino ad essere testa di serie in qualche masters1000, ma non ci sono riuscito. Sicuramente essere teste di serie è un buon aiuto, ci sono un sacco di giocatori forti fuori dai primi 30.
Problemi contro Rublev? Non ho avuto il migliore dei recuperi, abbiamo finito tardi e sono andato a dormire tra le 3 e le 4 di notte, per poi essere al campo alle 11 del giorno successivo. Non ho dormito molto, ma sono giovane, non è una scusa. Andrey ha giocato un ottimo tennis, così come ha fatto per tutto il torneo. Non sono riuscito a mettergli pressione, ho speso molto in questa settimana. Sabato ho giocato quattro ore e mezza in totale, giovedì due, mercoledì due e mezza… È la prima volta quest’anno che gioco quattro partite in un torneo. Oggi semplicemente doveva andare così, non credo sia dovuto alla stanchezza”.