Masters Sinner sempre più nella storia, Nole a secco dopo 7 anni. Il punto sui “Mille”
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Archiviata la parentesi di Parigi-Bercy – conclusasi con il trionfo di Alexander Zverev in finale contro Ugo Humbert (6-2, 6-2) – il circuito Atp può già tirare qualche somma su ciò che è stata la stagione 2024 del tennis maschile. In tal senso, oggi, vi proponiamo un approfondimento sui Masters 1000 che hanno visto grande protagonista il nostro Jannik Sinner.

Masters 1000, nessuno meglio di Sinner nel 2024!

Caso Sinner, anche Roddick si schiera: ha fatto tutto secondo le regole
Foto Atp Tour

Dei 9 Masters 1000 previsti dal calendario, infatti, Sinner è stato capace di aggiudicarsene ben 3 (tutti sul cemento) su 7 disputati (ha saltato Roma e Parigi-Bercy). Il primo in quel di Miami, rifilando in finale un netto 6-3, 6-1 al ‘povero’ Grigor Dimitrov. Il secondo a Cincinnati, dove ha fatto lo scalpo a Frances Tiafoe (7-6, 6-2) dopo aver messo in riga i vari Michelsen, Rublev e Zverev. Il terzo, infine, Jannik l’ha vinto qualche settimana fa a Shanghai, annichilendo nell’ultimo atto un Djokovic battagliero ma lontano dalla sua condizione migliore.

Masters 1000, la stagione in cifre

In quanto a titoli vinti in un Masters 1000 nessuno ha fatto meglio di Sinner in questa stagione, né è riuscito ad eguagliarlo. Alle spalle dell’azzurro abbiamo Alexander Zverev staccato a quota 2 e Carlos Alcaraz, Stefanos Tsitsipas, Andrey Rublev ed Alexei Popyrin che ne hanno conquistato ‘soltanto’ 1.

  1. Jannik Sinner 3 (Miami, Cincinnati e Shanghai)
  2. Alexander Zverev 2 (Roma e Parigi-Bercy)
  3. Carlos Alcaraz 1 (Indian Wells), Stefanos Tsitsipas 1 (Montecarlo), Andrey Rublev 1 (Madrid), Alexei Popyrin 1 (Montreal)

Zeru tituli – Ciò che salta subito all’occhio scorrendo questa graduatoria è un’assenza importante. Ci riferiamo ovviamente a quella del già citato Novak Djokovic, rimasto finora a secco di trofei, fatta eccezione per la medaglia d’Oro olimpica vinta sulla terra rossa di Parigi. Il serbo – che in carriera ha inanellato la cifra monstre di 40 Masters 1000 – non restava a secco in tale categoria di tornei dal lontano 2017, anno in cui rimase vittima di un serio infortunio al gomito e riuscì a vincere solo gli Atp 250 di Doha e Eastbourne.

Jannik nella storia – Dulcis in fundo, vogliamo segnalare una statistica che la dice lunga su quanto Sinner sia ormai da ritenere il tennista italiano più forte di sempre (con buona pace di Nicola Pietrangeli): da quando nel 1990 esistono i Masters 1000, il movimento azzurro ne ha vinti appena 6, 5 portano la firma proprio del giovane altoatesino. Per la cronaca, l’unico trionfo azzurro a non essere collegato al nome di Jannik è quello di Fabio Fognini datato Montecarlo 2019.

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