Alcaraz, falsa partenza alle Finals: ok la superficie ‘sfavorevole’, ma il problema principale è un altro

Alla vigilia veniva dato come il principale contendente del nostro Jannik Sinner per la conquista del titolo di “Maestro”. Il match di esordio, però, ha dato l’ennesima conferma che il cemento indoor non rappresenta la superficie più congeniale al suo gioco. E allora, la netta sconfitta incassata da Carlos Alcaraz nella prima sfida del Round Robin alle Nitto Atp Finals 2024 ci obbliga a fare qualche riflessione sulle reali ambizioni del murciano nella kermesse torinese e non solo…

Atp Finals, esordio da incubo per Carlos Alcaraz

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Foto Atp Tour

Partiamo dalla cronaca, ovvero dal 6-1, 7-5 che ha visto prevalere Casper Ruud in un’ora e 27 minuti. Un punteggio figlio di un primo set senza storia, condito dai break a marca scandinava nel quarto e nel sesto game, dopo che Carlitos aveva avuto in apertura due chance per passare in vantaggio. Molto più lottata la seconda frazione, in cui l’iberico era stato bravo a salire sul 4-2 e poi a garantirsi l’opportunità di servire per rimettere la situazione in equilibrio. Non vi riuscirà, complice un doppio passaggio a vuoto valso all’attuale numero sette al mondo l’inaspettata affermazione.

Ma la falsa partenza di Alcaraz in queste Atp Finals 2024 non può essere legata soltanto alla superficie o all’attacco influenzale che la colpito nei giorni scorsi. La sensazione infatti è che il giovane spagnolo sia giunto a Torino quasi svuotato, orfano degli occhi della tigre avuti fino a qualche settimana fa. Quello della mancanza delle energie mentali è un problema che affligge svariati giocatori, in particolare a questo punto della stagione. Ma per Carlos è una problematica più evidente, soprattutto perché reiterata: semmai ve ne fosse ancora bisogno sottolinearlo, ecco perché tra lui e Sinner vi è un divario in classifica di oltre 3mila punti.

Difficile prevedere, adesso, come continuerà il percorso di Alcaraz nella prestigiosa kermesse di fine anno. Quel che è certo, però, è che la prossima partita rappresenta per lui già un dentro-fuori: battere Andrey Rublev e Sascha Zverev senza lasciare per strada nemmeno un set gli garantirebbe la certezza matematica della qualificazione in semifinale. Ma questo Alcaraz può davvero farcela? Al campo l’ardua sentenza.

Ciò che invece possiamo affermare è che il classe 2003 murciano dovrà trarre un insegnamento cruciale dall’intermittenza palesata nelle fasi iniziali della sua carriera. E magari prendere le giuste contromisure a livello mentale, così come certamente lo farà sotto l’aspetto del gioco se vuole ambire a traguardi importanti anche sul cemento indoor.

“Oggi stavo giocando contro l’avversario e stavo giocando contro me stesso, nella mia mente. Insomma, c’erano un sacco di emozioni che non riuscivo a controllare. Era una montagna russa nella mia testa. Non posso essere così se voglio pensare a grandi cose, quindi devo migliorare. Devo imparare. Mentalmente non sono a posto, non sono forte”, ha affermato l’iberico qualche mese fa, a margine della sconfitta contro Botic Van de Zandschulp al secondo turno dello US Open.

Bene, già essere consapevoli dei propri limiti è un ottimo punto di partenza. E Alcaraz sembrerebbe pienamente consapevole di dover fare grandi progressi sotto il profilo psicologico. Dalla sua, Carlos, ha tutto il tempo ed uno staff che difficilmente se ne trovano di migliori. Dovrà solo armarsi di tanta pazienza…

Dove vedere le Atp Finals 2024 in TV e streaming

Gli incontri delle Nitto Atp Finals 2024 saranno trasmesse in diretta tv su Sky Sport e in streaming sulle piattaforme Sky Go, NOW Tv e Tennis TV.

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