Jannik Sinner non lascia spazio all’interpretazione e manda un messaggio chiarissimo ad Alcaraz: le parole del campione altoatesino
Non c’è tregua nelle rivalità tra i campionissimi dello sport. L’ennesima dimostrazione in tal senso è arrivata un paio di giorni fa, quando (reduce dal trionfo all’Atp 500 di Vienna) Jannik Sinner ha conquistato il titolo al Rolex Paris Masters riappropriandosi della prima posizione del ranking ai danni di Carlos Alcaraz.
Ebbene, un nuovo capitolo della saga italo-spagnola verrà presto scritto alle Nitto Atp Finals di Torino (9-16 novembre), dove l’azzurro dovrà confermarsi campione e sperare che il murciano faccia meno strada possibile per chiudere l’anno da numero uno al mondo. Carlitos, dal canto suo, si presenterà in Italia determinato ad effettuare il controsorpasso e a mettere la ciliegina sulla torta su un 2025 semplicemente straordinario per lui.

Intanto, proprio a margine del trionfo sul cemento indoor francese, la punta di diamante del tennis nostrano ha rilasciato alcune dichiarazioni molto interessanti. Cominciando dalle sensazioni vissute a Vienna e Parigi e dalla lezione imparata durante le ultime settimane.
«È stato un cammino fantastico. Abbiamo pensato partita dopo partita e cercato di capire lo stato del mio corpo e della mia mente. La finale di Vienna è stata molto dura, ma allo stesso tempo mi ha fatto provare tante emozioni positive. Siamo venuti qui per capire come adattarci al campo e abbiamo lavorato tutti i giorni. Alcuni giorni mi sono sentito bene; altri ho cercato di andare avanti. Vincere è stato speciale», ha esordito il tirolese in conferenza stampa.
Sinner e il messaggio ad Alcaraz, le parole di Jannik sono chiarissime
Dopodiché, Sinner è entrato nel merito delle sue considerazioni spiegando: «Di solito impari più quando perdi, perché passi più tempo a riflettere. Ma sento che questo settimana sia stata importante nel percorso di apprendimento, anche per conoscere meglio il mio corpo. Ho vissuto giornate positive e giornate negative. In alcune partite ho dato il massimo e, nonostante il punteggio, fatto molta fatica. Non è facile. Da un giorno all’altro, a un certo punto, ti senti meglio. Credo sia questa la lezione che ho imparato questa settimana».
Il 2025 non si è ancora concluso e, come dicevamo, propone all’azzurro ancora ottime motivazioni per non staccare la spina. Ma ricaricare le batterie, è pur sempre necessario. Jannik, infatti, ha poi sottolineato di volersi godere il momento e di voler riposare qualche ora prima di concentrarsi appieno sulle Finals.
«Sono molto felice di condividere questo momento con il mio team e con le persone che mi circondano. Sappiamo quanto impegno ci mettiamo e ottenere risultati di questi tipo ci rende tutti felici. La stagione non è ancora finita. Sono anche sollevato dopo una settimana molto intensa come questa. Mi prenderò un paio di giorni di pausa: è molto importante sia per il mio corpo che per la mia mente. Cercheremo di preparare al meglio la trasferta di Torino», ha affermato.

Tra gli altri argomenti trattati in conferenza, il classe 2001 di San Candido ha affrontato anche quello relativo ai progressi che sta sforzandosi di apportare al suo gioco: «Tutti vogliono migliorare. Non sto facendo niente di speciale. Faccio quello che fanno tutti gli altri cento giocatori. Mi impegno molto e cerco di andare oltre i miei limiti uscendo dalla zona di comfort, soprattutto durante gli allenamenti». Un messaggio chiarissimo, diretto a tutta la concorrenza e in particolare al suo amico-rivale Alcaraz (la cui vittoria allo US Open ha scatenato in Sinner un forte sentimento di rivalsa).
A proposito dell’iberico, immancabile il passaggio sulla corsa al numero uno al mondo di fine 2025. «Non è solo nelle mie mani. Sapevo fin dall’inizio della settimana che esistesse questa possibilità. Cerco di dare il massimo in campo in ogni partita. A Torino farò lo stesso», ha concluso l’azzurro lanciando un ulteriore segnale allo spagnolo.





