Il tennista australiano, fermo nel circuito ormai da mesi, torna a far discutere per le sue opinioni ‘particolari’ sui colleghi e non solo
Il rischio, ormai, è quello di diventare solo un personaggio. Una voce, magari fuori dal coro, che spara sentenze dando fiato ad una lingua che è sempre stata molto veloce. Forse più del suo diritto, forse più del suo servizio. Salito alla ribalta delle cronache negli ultimi mesi per i suoi numerosi attacchi frontali a Jannik Sinner per la nota vicenda Clostebol, Nick Kyrgios si sta preparando per il suo ritorno all’attività agonistica. Un evento atteso da molti, se non altro per verificare se ancora possa dare qualcosa ad uno sport che negli ultimi anni lo ha visto anche disputare una finale in quel di Wimbledon.
Dopo aver dato forfait all’edizione 2023 degli Australian Open, quando era atteso al proscenio come uno dei possibili vincitori della kermesse dopo un 2022 da favola, il tennista di Canberra è passato attraverso innumerevoli peripezie. Oltre ad una lesione al menisco del ginocchio sinistro che gli causò anche un intervento chirurgico, il bizzoso e talentuoso australiano si è addirittura procurato una ferita ad una gamba nel tentativo di sventare una rapina a casa della madre, a metà dello stesso 2023.
Tornato in campo per una sola gara, quella malamente persa all’ATP 250 di Stoccarda contro il cinese Wu Yibing, Kyrgios non è più sceso sul terreno di gioco per oltre un anno. Nel luglio 2024 il 29enne ha poi rivelato i i dettagli relativi al suo infortunio. Facendo sapere che si è trattato della rottura completa del legamento scafo-lunato, trattato con successo attraverso un’operazione da cui però non sarebbero potuti emergere, almeno in prima battuta, dei tempi di recupero certificati.
Nel frattempo il talentuoso tennista ha sparato a zero su Sinner a più riprese, usando la sua tagliente ironia per farsi un buon numero di nemici sia tra i colleghi del circuito che tra gli addetti ai lavori.
Kyrgios, l’autostima non manca: classifica choc
Subito dopo aver annunciato la sua partecipazione alla World Tennis League, un torneo di esibizione, come preparazione in vista degli Australian Open 2025, Kyrgios è stato stuzzicato su un argomento che ha fatto venire alla luce, se mai ci fosse stato ancora qualche dubbio, la sua enorme fiducia nei suoi mezzi. Forse eccessiva rispetto alla storia recente del tennis mondiale.
Chiamato a stilare una sorta di classifica su chi sia il tennista che abbia il miglior diritto, il miglior rovescio e via discorrendo, il finalista a Wimbledon 2022 si è inserito in graduatoria, autoproclamandosi depositario del miglior servizio del circuito nonché del più alto gradi di intelligenza tennistica che sia mai stata messa in campo. Quella che alle volte, per usare un eufemismo, sembra proprio del tutto assente non appena gli danno un microfono in mano…
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