Squalifica Sinner, la decisione è presa: tifosi disperati

Squalifica Jannik Sinner, arriva la decisione che lascia basiti i tifosi del numero 1 del ranking Atp e gli appassionati di tennis

Sono giorni di trepidante attesa per Jannik Sinner, per i suoi tifosi e per gli appassionati di tennis. Come è noto, sul capo del numero 1 del ranking Atp pende la spada di Damocle del ricorso presentato al TAS di Losanna dalla WADA contro la sua assoluzione da parte dell’ITIA nel caso Clostebol.

Jannik Sinner
Squalifica Sinner, la decisione è presa: tifosi disperati-tennisfever.it (LaPresse)

Purtroppo l’attesa non sarà breve visto che i giudici del TAS di Losanna non si pronunceranno prima della metà di febbraio dato che fino a quella data hanno l’agenda fitta di udienze. Dunque, occorre armarsi di pazienza e aspettare. Nel frattempo è arrivata una decisione che suona come una beffa per il 23enne campione altoatesino e per i suoi tifosi.

La WADA ha aggiornato il suo codice antidoping le cui modifiche all’insegna di una maggiore flessibilità nei casi di ‘doping involontario’ entreranno in vigore a decorrere dal 1° gennaio 2027 e pertanto non impatteranno sul procedimento che riguarda il numero 1 del tennis mondiale

Wada, dal 2027 niente più casi Sinner

Come anticipato nel primo paragrafo, le modifiche al codice antidoping della WADA sono ispirati a una maggiore flessibilità nei casi di doping involontario e di quantità infinitesimali di sostanza vietata accertate dai test. Del resto, le tecnologie di cui si avvalgono i laboratori sono così efficienti da rilevare anche quantità infinitesimali di una sostanza vietata.

Motivo per il quale, come riconosciuto dallo stesso Direttore generale della Wada, Olivier Niggli, “oggi esiste un problema di contaminazione. Le quantità sono così piccole che ci si può contaminare facendo cose innocue. La verità è che sentiamo un sacco di storie e capisco l’opinione pubblica che può arrivare a pensare che assumiamo di tutto”.

Jannik Sinner
Wada, dal 2027 niente più casi Sinner-tennisfever.it
E, infatti, nel nuovo codice antidoping della WADA spicca l’introduzione di “fonte contaminata”, al posto di “prodotti contaminati”, che, come precisato dalla Wada, ha una casistica più ampia dal momento che “comprende fonti di contaminazione come cibo o bevande, contaminazione ambientale o esposizione attraverso il contatto con una terza persona o un oggetto toccato da una terza persona”.
Ebbene, se fosse già in vigore, il caso di Sinner – l’assunzione involontaria del clostebol attraverso il massaggio del suo fisioterapista che si era curato con uno spray contenente la suddetta sostanza – sarebbe assimilabile a quello di Iga Swiatek, cioè una contaminazione dopante attraverso un prodotto legale, il che, in caso di totale assenza di negligenza, può determinare una riduzione del 100% della squalifica.
L’altra modifica riguarda l’apertura a una sorta di soglia di tolleranza per le sostanze dopanti, entro la quale non verrebbe aperto un procedimento a carico dell’atleta. Nei controlli sui campioni di Sinner sono state rinvenute quantità infinitesimali di Clostebol: 86 picogrammi per millilitro nell’esame del 10 marzo 2024, addirittura 76 in quello di otto giorni dopo. Insomma, per il 23enne di San Candido oltre al rischio del danno (l’eventuale squalifica) anche la beffa.
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