Ancora accuse per Sinner: stavolta il problema è Alcaraz

Il campione, già al centro di polemiche per aver declinato l’invito al Quirinale, viene ‘stuzzicato’ dal super coach: il ruolo di Alcaraz

Acclamato, idolatrato, idolo assoluto della folta platea sportiva italiana e non solo: tutto questo, e molto altro, è Jannik Sinner da San Candido, un ragazzo che col duro lavoro, l’impegno, l’abnegazione e un talento sotto gli occhi di tutti, ha dapprima scalato il ranking mondiale, per poi imporre la sua legge anche a livello di titoli vinti. Che siano tornei della categoria ATP 500, o 1000 o le competizioni del Grande Slam, poco cambia.

Jannik Sinner con le mani nei capelli
Ancora accuse per Sinner: stavolta il problema è Alcaraz (Ansa Foto) – Tennisfever.it

Del resto quello che già ora, all’età di 23 anni, può essere considerato il tennista italiano più forte di sempre, ha dimostrato coi fatti di cosa sia capace. Migliorando costantemente il proprio gioco, la tenuta mentale, la potenza dei suoi colpi, e mantenendo intatta quella fame di vittorie che è la vera benzina per tutti quei campioni che intendono segnare un’epoca.

E Jannik, candidato numero uno a raccogliere la pesante eredità di un fuoriclasse come Novak Djokovic – che in Australia ha pagato a caro prezzo i guai fisici derivanti da 20 anni ed oltre di tennis ad altissimi livelli – non ha alcuna intenzione di fermarsi, anzi.

Sulla strada del campione azzurro, in termini di avversari con cui fare i conti nei prossimi anni, c’è sicuramente Carlos Alcaraz, l’altro fenomeno generazionale – oltretutto di un anno e tre mesi più piccolo di Jannik – già capace di vincere 4 Major con la fantastica doppietta Roland Garros-Wimbledon messa a segno nel 2024. Ovvero nella stagione che ha consacrato Sinner come dominatore assoluto del circuito.

Mouratoglou sul dualismo Sinner-Alcaraz: la sentenza è netta

Nonostante il riconosciuto talento e le inevitabili celebrazioni per essere, di fatto, considerabile uno degli eredi più accreditati del connazionale Rafa Nadal, ormai ritiratosi dalle scene nell’emozione generale in quel di Malaga nello scorso novembre, Carlitos è stato da più parti messo leggermente sotto il campione altoatesino nelle previsioni sul dominio futuro del circuito ATP.

Alcaraz e Sinner al Six Kings Slam
Mouratoglou sul dualismo Sinner-Alcaraz: la sentenza è netta (Ansa Foto) – Tennisfever.it

Non la pensa così però Patrick Mouratoglou, eminente figura tecnica nel circus del grande tennis, attuale allenatore di Naomi Osaka ma ex mentore, per ben 10 anni, di Serena Williams. Una che il circuito WTA lo aveva letteralmente cannibalizzato. Dopo la vorticosa esperienza come coach di Holger Rune, con diversi ripensamenti sull’incarico espressi dal bizzoso tennista danese, l’allenatore francese si sta ora concentrando sul far ritornare ai vertici del tennis mondiale la 27enne giapponese.

Nel corso di un video pubblicato sul suo canale Instagram, Mouratoglou ha recentemente parlato del dualismo Sinner-Alcaraz, mostrando dei dubbi sul fatto che l’azzurro possa continuare a dominare la scena da protagonista incontrastato.

Non penso che Sinner sarà il dominatore assoluto nel corso dei prossimi anni, perché c’è Alcaraz, che considero pari al suo livello. Io vedo loro due al vertice e poi, lontani, tutti gli altri. Carlos ha una potenza spaventosa e un’abilità naturale di cambiare ritmo, di trovare l’accelerazione improvvisa. Jannik invece ha una continuità impressionante e di altissimo livello, perché comunque la sua palla è pesante“, ha dichiarato il coach.

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