Un annuncio, arrivato poche ore fa, che ha scioccato i fan di Jannik Sinner: la notizia ha fatto il giro del mondo, nessuno se lo aspettava
La vittoria agli Australian Open ha confermato, semmai ve ne fosse bisogno, la forza di Jannik Sinner. Un match, a conti fatti, senza storia. Zverev in 3 set, ha dovuto alzare bandiera bianca. Troppo Sinner, anche per lui.

Il fuoriclasse altoatesino ha deciso di tornare a Sesto, a casa. Una vacanza, un momento di relax sulla neve prima di riprendere a correre più di tutti, in attesa di recuperare la migliore condizione atletica. Terzo Slam in tasca, seconda vittoria di fila a Melbourne. C’è poco altro da dire, al momento nessuno ha dimostrato di essere all’altezza di Jannik. Nel frattempo, però, sono arrivate delle rivelazioni che riguardano il recente passato di Sinner ed una questione spinosa, delicata, sicuramente dolorosa per il numero uno al mondo.
L’allenatore di Jasmine Paolini, Renzo Furlani, è tornato a parlare e le sue parole hanno fatto letteralmente il giro del mondo. Era inevitabile, probabilmente, visto il contenuto delle sue dichiarazioni. Il tema è, ovviamente, Jannik Sinner che a Cincinnati, in tempi difficili durante la questione Clostebol, ha vissuto momenti duri da mandare giù.
Sinner, il retroscena: “Poteva farlo solo lui”
Jannik Sinner, al centro dell’attenzione, in campo e fuori. E così Furlani ha svelato un retroscena semplicemente clamoroso che non fa altro che confermare la forza mentale che il numero 1 al mondo, settimana dopo settimana, sta dimostrando. Col talento e non solo.

“Sinner ha assistito all’udienza dalle 4 alle 10 di mattina. Dopo è stato scagionato e la sera stessa ha battuto Zverev in semifinale al terzo set, 7-6″. Un’udienza durata ben 6 ore, un momento che psicologicamente avrebbe messo al tappeto chiunque. Non Sinner, la cui tempra è impareggiabile. Ed è sotto gli occhi di tutti. Un momento che non è venuto a galla, non fino a poche ore fa con le dichiarazioni di Furlani, riportate da ‘Il Corriere dello Sport’.
“Solo una persona che ha grandi qualità può farlo”; ha ribadito l’allenatore di Jasmine Paolini che, evidentemente, è rimasto impressionato dalla forza mentale di Jannik. Anche in questioni ben lontane dal tennis giocato. Poco dopo, in finale, Sinner sconfisse Tiafoe vincendolo con merito quel torneo. “Davvero è stato interrogato fino all’alba?“, si chiede Furlani che poi polemicamente prosegue: “Neanche lo avessero trovato con una siringa in mano…”.
Ad aprile il verdetto del Tas, intanto Jannik continua a vincere e a stupire, confermandosi il più forte di tutti: “Ha sulla testa sempre la questione doping, come una mannaia sul collo. Prima della Davis, a Malaga, gli dissi ‘Hai fatto cose straordinarie con questa pressione‘”. Un campione assoluto, capace di stupire. Ancora e ancora.