Arriva una grandissima standing ovation per uno dei tennisti più amati del suo paese: un protagonista degli ultimi anni che ha deciso di dire basta
Dopo un’ottima carriera e alcuni risultati davvero importanti, il tennista molto apprezzato nel circuito ha deciso di appendere la racchetta al chiodo. Di certo non una decisione semplice ma tutto sommato che ci può stare dopo aver superato i 30 anni d’età.
Il mondo del tennis ha dovuto dire addio negli ultimi anni a due campioni straordinari come Roger Federer e Rafa Nadal, purtroppo segnati dal passare del tempo e dai problemi fisici. Anche Andy Murray, uno dei FabFour, ha appeso la racchetta al chiodo di recente, diventando tra l’altro il coach di Novak Djokovic. Proprio il fenomeno serbo è l’unico di quella generazione ancora in campo, a lottare con i ragazzini della NextGen, come Sinner e Alcaraz.
Chi ha lottato e anche vinto partite importanti contro i top-10 è Diego Schwartzman, argentino classe ’92 che ha deciso di dire addio al mondo del tennis. Troppo dura per lui l’ultima parte di carriera, in cui ha dovuto fare i conti con un’enormità di problemi fisici. Questa settimana ha preso parte all’Argentina Open nella sua città natale, Buenos Aires, in quello che è diventato il suo ultimo torneo ufficiale.
L’argentino ha avuto una carriera di tutto rispetto, in cui è diventato uno dei soli 12 giocatori del suo Paese a entrare nella Top 10 della classifica ATP, partecipando una volta anche alle Nitto ATP Finals, contro i mostri sacri della storia del tennis.
Il commovente addio di Diego Schwartzman al tennis: tributo straordinario a Buenos Aires
Prima di congedarsi in campo a Buenos Aires, tra l’acclamazione dei suoi tifosi (guarda video in fondo), Schwartzman ha scritto sui propri canali social il messaggio di addio, descrivendo anche il motivo che lo ha spinto al ritiro.
“Non partecipo a un torneo dagli US Open dell’anno scorso e ho potuto fare cose come lo snowboard con la famiglia e persino giocare un po’ a Padel. Questa settimana mi ritiro dopo l’Argentina Open di Buenos Aires. Ho un sacco di ricordi fantastici a cui pensare e di successi da celebrare“. Poi conclude: “Ho avuto l’opportunità di realizzare molti sogni e di fare più di quanto si pensasse fosse possibile per me. Ho un corpo piccolo, ma sono comunque riuscito a dare del filo da torcere ai più grandi giocatori della nostra storia”.
