La tennista costretta ad appendere la racchetta al chiodo: l’annuncio improvviso lascia sotto shock, il motivo è gravissimo
Il mondo del tennis è rimasto senza da parole davanti all’annuncio della tennista che ha deciso di appendere la racchetta al chiodo per un motivo sconvolgente e che invita a profonde riflessioni su questo sport.

Quando si è giovani inseguire i propri sogni e sognare di diventare un idolo per i tifosi dovrebbe essere sempre consentito, ma purtroppo spesso non è così e questo proprio a causa dei tifosi che più delle volte tendono ad esagerare. Nelle ultime settimane, ad esempio, il caso Emma Raducanu ha sconvolto il mondo del tennis quando si è venuto a sapere che al suo match in quel di Dubai era presente il suo stalker.
La sola presenza di tale persona ha scatenato le lacrime della tennista britannica di origini rumena e subito ci sono state forti condanne da parte degli addetti ai lavori, chiedendo più sicurezza per gli atleti. Tuttavia per garantirla si è fatto ben poco, soprattutto in un mondo dove i social la fanno da padroni ed un’altra tennista ne ha fatto purtroppo le spese, ovvero la giovane Destanee Aiava.
La tennista australiana, di soli 24 anni, è stata addirittura costretta a ritirarsi dall’attività agonistica a causa di insulti e minacce di morte arrivate via social, spaventandola non poco
Insulti e minacce di morte via social: Destanee Aiava costretta al ritiro
Quanto accaduto ad Emma Raducanu ci aveva già lasciato senza parole, ma davanti a quello che ha subito Destanee Aiava rimaniamo tutti profondamente scossi. La tennista australiana è stata costretta ad annunciare il proprio ritiro dall’attività agonistica dopo esser rimasta vittima di insulti e minacce di morte sui suoi profili social.

A soli 24 anni, Aiava voleva solo coronare il suo sogno di diventare una tennista affermata ed invece via social, anziché ricevere affetto o sostegno dai tifosi, ha subito offese ed odio gratuito da parte dei leoni da tastiera che hanno solo voluto farle del male. Un motivo gravissimo e che deve allarmare tutta la comunità sportiva, mentre gli organi competenti dovrebbero prendere le misure necessari per proteggere gli atleti, soprattutto i tennisti che speso e volentieri vengono lasciati al proprio destino senza l’aiuto di nessuno.
Quanto accaduto a Aiava, a cui va la massima solidarietà e sostegno, è un qualcosa di inaccettabile e che non può assolutamente ripetersi. Le istituzioni sportive devono adoperarsi per evitare che altri tennisti o altri atleti decidano di rinunciare ai loro sogni per colpa di qualche leone da tastiera. Ma quando gli atleti saranno finalmente protetti? Una domanda che ci si pone da troppo tempo e la speranza è che arrivi una risposta prima che succeda qualcosa di terribile.
Le lacrime di Rune commuovono il tennis, tifosi senza parole