La mazzata è dura da digerire per Kyrgios, nessuno se lo aspettava

Il grande accusatore di Jannik Sinner ha toccato il punto più basso della sua carriera: l’impietoso ranking ATP non mente

Sono passati due anni e mezzo, ma sembra una vita fa. Anche perché, nel frattempo – nello specifico dal gennaio 2023 ad oggi – il bizzoso tennista ha disputato solamente tre match. Tutti persi. E ciascuno di essi ha lasciato la sensazione netta che qualcosa si sia rotto. Che sia abbondantemente superato, nelle vesti di un ricordo che mai più tornerà ad essere attuale, il periodo d’oro che gli consentì, non più tardi dell’estate 2022, di disputare la finale nel tempio di Wimbledon.

Nick Kyrgios sconsolato a Melbourne
La mazzata è dura da digerire per Kyrgios, nessuno se lo aspettava (Ansa Foto) – Tennisfever.it

Da quel giorno, o meglio dalla fine di quella stagione, gli è accaduto davvero di tutto. Compreso il rendersi oggettivamente ridicolo dinanzi al mondo intero per via della sua incessante e ‘disinformata’ campagna d’odio contro Jannik Sinner. I motivi sono noti a tutti: Nick Kyrgios non crede che il campione azzurro sia ‘pulito’. L’australiano ha più volte invocato una pena esemplare per il nativo di San Candido, ergendosi a giudice e boia sul suo cliccatissimo profilo social.

Ormai, considerando che sul campo la sua presenza è impalpabile, il tennista fa parlare di sé solo per le accuse mosse non solo a Jannik, ma anche ad altri colleghi (leggi l’altro caso assurdo, quello che ha coinvolto la campionessa femminile Iga Swiatek) che hanno avuto a che fare, più o meno direttamente, con la dabbenaggine della WADA.

Intanto però Nick deve fare i conti con quella che sarebbe – o che dovrebbe essere – la sua occupazione principale: fare il tennista. Tentare di risalire il ranking, togliersi qualche soddisfazione sul rettangolo di gioco. Il piatto però piange, come dimostrano gli impietosi riscontri della classifica.

Kyrgios fuori dalla Top 1000: è il suo punto più basso

Giova ricordare che il nativo di Canberra, in una sorta di karma anticipato di cui ancora paga le conseguenze, è stato tormentato dagli infortuni negli ultimi 30 mesi. Prima i problemi al ginocchio, poi lo stop dovuto ad una ferita alla gamba, gentile concessione del rapinatore affrontato dal tennista mentre tentava di entrare a casa di sua madre, poi l’operazione al polso, articolazione che già lo aveva tormentato in passato. Insomma, dal punto di vista fisico non può certo dirsi che la fortuna sia dalla sua parte.

Nick Kyrgios, smorfia di dolore
Kyrgios fuori dalla Top 1000: è il suo punto più basso (Ansa Foto) – Tennisfever.it

Al netto di tutto questo, bisogna però fare i conti col ranking. Che è davvero impietoso, forse oltre la malasorte che lo ha colpito nelle ultime stagioni. Il tennista australiano occupa attualmente la posizione numero 1099 della classifica mondiale.

Un piazzamento talmente basso da non riuscire ad entrare nemmeno nei tabelloni dei tornei ATP 250, nonostante si possa sempre ricorrere quanto meno per qualche torneo, al ranking protetto. Una formula – già sfruttata ad esempio da Matteo Berrettini lo scorso anno – che determina la posizione media del giocatore in classifica durante i primi tre mesi dal suo infortunio.

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