La stagione di Nick Kyrgios proprio non riesce a decollare, l’australiano va k.o e si sfoga: il suo annuncio è commovente
6 ottobre 2022, è la data dell’ultima vittoria di Kyrgios in un torneo ufficiale del circuito maggiore. Si giocano gli ottavi dell’Atp 500 di Tokyo, e Nick riesce ad imporsi in rimonta su Kamil Majchrzak staccando il pass per i quarti di finale. Partita che l’australiano non giocherà a causa di un infortunio al ginocchio sinistro, che già in precedenza gli aveva dato svariati problemi: stavolta, però, si tratta dell’inizio di un vero e proprio calvario per lui.

Da allora sono trascorsi quasi due anni e mezzo ma Kyrgios ha disputato solo quattro match in singolare racimolando altrettante sconfitte. Dopo il ginocchio, ci si è messo il polso a rendergli la vita un inferno, al punto da costringerlo a valutare l’idea di appendere la racchetta al chiodo.
Non l’ho fatto, Nick, soltanto perché è un orgoglioso combattente, certo è tuttavia che adesso sembrerebbe molto lontano dal poter vincere la battaglia. L’ennesima dimostrazione in tal senso la si è avuta nei giorni scorsi al Masters 1000 di Indian Wells, dove il nativo di Canberra ha sicuramente vissuto una delle pagine più nere della sua carriera.
Prima il ritiro, poi lo sfogo: Indian Wells amaro per Nick Kyrgios. Cosa è successo
Reduce dalla debacle all’Australian Open, infatti, Kyrgios ha racimolato un’altra cocente delusione sul cemento californiano. Il suo torneo è durato appena una manciata di minuti, una ottantina per la precisione, poi ha dovuto mestamente ritirarsi quando era sotto 7-6, 3-0 contro Botic van De Zandschulp.
L’uscita dal campo di Nick è stata accompagnata da una evidente commozione, segnale non incoraggiante per il suo futuro tennistico. “Le lacrime? Suppongo sia soltanto il carico di lavoro che ci ho messo e il fatto che tutt’ora abbia tanto dolore al polso. Ecco, suppongo che questo mi abbia fatto diventare emotivo sul finale di match, perché Indian Wells è uno dei miei tornei preferiti”, ha rivelato l’aussie a margine dell’incontro.

Quanto al dolore al polso tornato prepotentemente alla carica, Kyrgios ha spiegato: “Stavo facendo una grande sessione di allenamento e al penultimo punto della mia sessione dopo un dritto ho sentito un forte dolore e ho dovuto smettere“.
Nick ha provato a giocarsela nonostante il dolore. “Non ho problemi a perdere una partita. Ho perso tante volte delle partite nella mia carriera. Mi sarebbe piaciuto oggi riuscire a finirla, anche perdendo per dire «ok sono sceso in campo e ho gareggiato con un giocatore molto bravo», ma se non finisco le partite questo diventa un problema“.
Nel finale della conferenza, il finalista di Wimbledon 2022 si è anche lasciato andare ad uno sfogo che la dice lunga su quale sia la sua attuale situazione psicologica: “Quando mi sono operato 18 mesi fa, se non avessi voluto giocare non avrei fatto riabilitazione e non avrei tentato il ritorno. Sapevo che sarei stato in difficoltà, ma sono sceso in campo. È brutale perché prima di fermarmi avevo avuto un anno così buono, è questo che mi fa male. Continuo a parlare di quello, come se non potessi più replicarlo, e questo è straziante. Vieni buttato giù dopo una stagione incredibile dove ho bussato alla porta di un torneo dello Slam e ora non ho una classifica e sono stato fuori un anno e mezzo, penso che sia difficile per me, brutale“.
La speranza è che il classe ’95 australiano possa presto ritrovarsi, tornando a vestire i panni di quel giocatore magnifico che conoscevamo. Magari, per lui, sarebbe meglio trascorrere un po’ di tempo in meno sui social e più impegnandosi per risolvere uno dei tanti problemi che l’affliggono, oltre agli infortuni: quello relativo all’aspetto mentale, fattore di fondamentale importanza nel tennis, soprattutto quando si attraversa un periodo complicato e davanti si ha una montagna da scalare.
Le lacrime di Rune commuovono il tennis, tifosi senza parole