Nuovo capitolo nell’oscura vicenda riguardante il rapporto tra i due tennisti: l’indizio social non mente ma dalla Russia…
Fondamentalmente il suo nome è associato ai tantissimi trionfi sportivi del 2024 e anche del nuovo anno, finché è stato abile ed arruolato a scendere in campo. Nella scorsa stagione Jannik Sinner, oltre ad aver conquistato il trono del ranking mondiale, ha vinto infatti qualcosa come 7 tornei ATP, a cui aggiungere la ricca esibizione del ‘Six Kings Slam‘, le ATP Finals e la Coppa Davis con la nazionale azzurra.

Il suo nome è stato però oggetto di ampio dibattito anche per la vicenda Clostebol: dapprima con la sostanziale assoluzione da parte dell’ITIA, poi col ricorso della WADA, infine col patteggiamento ‘grazie’ al quale il tennista ha sì evitato una possibile lunga squalifica, ma che ha comportato l’impossibilità di partecipare ai tornei per tre mesi.
Sin dal trionfo di settembre agli Us Open, passando per le succitate affermazioni di fine anno e finendo col trionfo di Melbourne e concludendo con l’ufficializzazione della fine del torbido caso doping, c’è stata una costante: l’assenza di Anna Kalinskaya, quella conosciuta da tutti come la fidanzata dell’altoatesino, che mai si è materializzata in un senso o nell’altro. Silenziando di fatto quegli stessi account social che prima abbondavano di riferimenti all’amato compagno.
Sinner-Kalinskaya, segnali di ‘disgelo’: l’indizio non mente
Seppur con ritardo – la bella russa ha compiuto gli anni lo scorso 2 dicembre – l’attuale numero 33 del ranking WTA ha recentemente condiviso su quegli stessi profili mancanti di aggiornamenti sentimentali da parecchio tempo, degli scatti relativi ai festeggiamenti per il suo compleanno.

Pur essendo assente, nelle istantanee, la figura del pluridecorato campione azzurro, sono spuntati alcuni suoi like. Tanto è bastato per far dire che tra i due sarebbe tornato il sereno. Altri invece hanno interpretato la reaction positiva come un segno che tra i due magari non ci sia dell’acredine, ma nemmeno un sentimento talmente forte da andare oltre un ‘pollicione‘ che, in fondo, non si nega a chiunque non sia un nemico.
Intanto dalla Russia il tennista della Val Pusteria è accusato – alla stregua di quanto dovette subire Melissa Satta all’epoca della relazione con Matteo Berrettini – di essere stato fonte di distrazione, nonché un ostacolo, al percorso di crescita di Kalinskaya nel circuito WTA. Prima che entrasse Jannik nella sua vita infatti, l’affascinante Anna era stata accreditata di un più che probabile ingresso stabile nella Top 20.
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