La campionessa di Minsk, ancora non al meglio della forma, ha risposto a Djokovic relativamente alle condizioni del torneo: parole che faranno discutere
Impegnati in uno dei tornei in comune tra i circuiti ATP e quello WTA, campioni e campionesse condividono lo stesso impianto di Indian Wells per la prestigiosa kermesse della categoria ‘1000’ sul cemento californiano.

Appuntamento imperdibile, nonché ‘obbligatorio’ come da regolamento di entrambe le associazioni, per tutti i tennisti e tenniste presenti nel ranking fino ad una determinata posizione, l’evento sta catalizzando l’attenzione degli addetti ai lavori. Oltre a registrare l’assenza di Jannik Sinner – squalificato, e che proprio ad Indian Wells fu ‘colpito’ dalle analisi che rivelarono la presenza di tracce di Clostebol nel suo organismo – si è già abbondantemente parlato e scritto della clamorosa sconfitta di Novak Djokovic, eliminato nella gara d’esordio dall’olandese Botic van de Zandschulp.
Il campione serbo, pur riconoscendo i meriti al suo avversario, non ha mancato di far notare alcuni problemi legati alla superficie del primo evento del ‘Double Sunshine’ in terra statunitense.
“Ad essere onesto, la differenza tra il campo centrale e quelli esterni è tantissima. La palla sul centrale rimbalza più alta anche di alcuni dei campi di terra rossa dove rimbalza di più. Questo mi ha messo in difficoltà, non sono riuscito a trovare ritmo”, ha dichiarato il nativo di Belgrado in conferenza stampa.
Affermazioni in qualche modo, almeno parzialmente, condivise da Aryna Sabalenka, la numero uno del tennis femminile, che proprio ad Indian Wells vorrebbe tornare alla vittoria dopo un avvio di stagione in sordina.
Aryna Sabalenka non smentisce Djokovic: “È vero che…”
“Penso che io e Nole abbiamo giocato in condizioni diverse e probabilmente abbiamo entrambi giocato un tennis molto aggressivo, anche se è vero che il servizio in kick rimbalza molto più in alto. Di solito, in ogni torneo abbiamo un campo centrale che è un po’ diverso dagli altri campi, ed è sempre un po’ più lento. Qui i campi esterni sono più veloci di quello centrale. Potremmo sicuramente trovare delle parti discutibili del campo in cui la palla non rimbalza affatto, o al contrario in cui sale molto in alto. Per quanto riguarda la mia esperienza, mi sono sentito piuttosto bene“, ha esordito la ‘Tigre di Minsk’.

La bielorussa è poi tornata a parlare dell’ultimo atto di Melbourne, perso al cospetto di Madison Keys: “La finale in Australia è stata straziante, è stato molto difficile riprendersi da quella situazione. In Medio Oriente cercavo di dare un senso a tutto, pensavo a quella partita tutto il tempo. Quello è stato un mio errore, ma era necessario rendermi conto di alcune cose, ho dovuto fare un passo indietro e ricominciare da capo. Ora mi sento meglio, quell’incontro fa ormai parte del passato, è stata semplicemente una bella esperienza, una grande lezione, anche se spero che non accada di nuovo“, ha concluso in conferenza stampa Aryna.
Le lacrime di Rune commuovono il tennis, tifosi senza parole