Classifica ATP, che botta per Arnaldi: il ko costa caro

Matteo Arnaldi si ferma e finiscono i sogni di gloria: la sconfitta ha conseguenze sulla classifica ATP. Tutti i dettagli

Quella del Masters 1000 di Indian Wells per il tennis maschile italiano (orfano dello squalificato Jannik Sinner) sicuramente non si è rivelata una parentesi nel complesso positiva. La maggior parte dei rappresentanti azzurri, infatti, sono stati eliminati nelle fasi iniziali del torneo, e chi invece è riuscito a spingersi un po’ più avanti non può completamente definirsi soddisfatto. È il caso ad esempio di Matteo Arnaldi, la cui esperienza sul cemento californiano possiamo definirla dal sapore agrodolce.

Matteo Arnaldi sbotta in campo
Classifica ATP, che botta per Arnaldi: il ko costa caro (Foto Ansa) – Tennis Fever

Il classe 2001 ligure ha fatto notizia nei giorni scorsi per i bei successi contro Aleksandar Kovacevic all’esordio (6-3, 5-7, 6-4) e al secondo turno contro il top-10 Andrey Rublev (6-4, 7-5), però poi la sua corsa si è mestamente fermata ai sedicesimi sotto i colpi di Brandon Nakashima (6-2, 6-4).

Una sconfitta che in linea generale poteva starci, ma abbastanza difficile da accettare per quanto nettamente maturata e per un altro aspetto in particolare: la situazione di classifica. Già, perché lo statunitense di origini asiatiche è uno dei giocatori che Matteo poteva superare nel ranking qualora il suo cammino fosse proseguito.

Arnaldi, sfuma il best ranking a Indian Wells: la situazione

Nel dettaglio, Arnaldi era atterrato al “Tennis Paradise” da numero 35 al mondo e le vittorie iniziali lo avevano virtualmente portato a scalzare diversi giocatori nella classifica live. Per lui, un nuovo “best ranking” era davvero a pochissimi passi, ma poi un po’ la sconfitta per mano di Nakashima un po’ altri risultati sfavorevoli hanno fatto sì che il traguardo si allontanasse fino a scomparire definitivamente.

Arnaldi si appresta a colpire col rovescio
Arnaldi, sfuma il best ranking a Indian Wells: la situazione (Foto Ansa) – Tennis Fever

Nel momento in cui vi scriviamo, infatti, nonostante i due successi inanellati sul cemento statunitense, il sanremese deve accontentarsi di rimanere in 35esima posizione. E c’è da dire che Matteo potrebbe addirittura arretrare di una casella, in quanto Pedro Martinez, Flavio Cobolli, Tomas Martin Etcheverry e Alexandre Muller sono ancora in gara al Challenger di Phoenix: se uno tra questi giocatori riuscisse ad aggiudicarsi il titolo, il sorpasso sarebbe matematicamente certo.

Insomma, bene ma non benissimo per Arnaldi, che però già la prossima settimana avrà l’occasione di rifarsi al Masters 1000 di Miami. In Florida, nel 2024 l’azzurro fu capace di raggiungere gli ottavi di finale: dovesse migliorare lo score quest’anno, con ogni probabilità migliorerà anche il più alto piazzamento in carriera. Staremo a vedere.

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