Sinner lo ha fatto di nuovo: stavolta ha distrutto tutti

Sinner è fuori dal circuito ormai da circa un mese e sta osservando i tornei dall’esterno, consapevole che il suo numero uno al momento è al sicuro

L’altoatesino può avvantaggiarsi della caduta degli Dei, anche dove nessuno se lo aspettava. Al netto della squalifica, la sua era è appena iniziata e sembrano sempre meno i tennisti che possono mettergli il bastone fra le ruote. Un grandissimo è in crollo verticale.

Sinner bacia il torneo a Melbourne
Sinner lo ha fatto di nuovo: stavolta ha distrutto tutti (TennisFever – ANSA)

 

Lo scorso anno Jannik Sinner raggiunse la semifinale a Indian Wells, perdendo in tre set da Carlos Alcaraz, poi vincitore del torneo. Jannik si sarebbe rifatto in quel di Miami, andando a vincere il suo primo Master 1000 del 2024. Quest’anno l’azzurro non potrà difendere i suoi punti, dato che a causa della squalifica per Clostebol, il suo rientro è programmato solo per maggio.

Chi invece era presente in California, è Novak Djokovic, numero 5 ATP e in rapido calo. Il serbo è caduto in crisi in queste settimane e ora è arrivata anche l’eliminazione al primo turno di Indian Wells. Una sconfitta inopinata all’esordio contro Botic van de Zandschulp, un giocatore che fino a pochi mesi fa non poteva minimamente impensierirlo. Prima Berrettini a Doha e ora l’olandese a Indian Weels, in quella che fatica ad essere una versione accettabile dell’ex numero uno del mondo.

Novak Djokovic perde all’esordio a Indian Wells e preoccupa i tifosi: addio più vicino?

E pensare che la semifinale dell’Australian Open, persa contro Zverev per infortunio, è stata una bellissima fotografia dello stato di forma di Djokovic, bravissimo nel battere Alcaraz ai quarti, ma ora troppo fragile per avere la giusta e consueta continuità di rendimento.

Djokovic compie un recupero in spaccata
Novak Djokovic perde all’esordio a Indian Wells e preoccupa i tifosi: addio più vicino? (TennisFever – ANSA)

 

Nel post partita Nole ha dichiarato:C’è sempre qualcosa che non va, ma non voglio parlarne. Non ci sono scuse per una brutta prestazione. Non ti senti bene quando giochi così, ma congratulazioni al mio avversario”. Di certo non può essere soddisfatto, anche per la modalità con cui è arrivato il 6-1 finale, che sa di resa.

Da sei anni Djokovic non perdeva due partite consecutive all’esordio in un torneo. Doha e Indian Wells lo hanno riportato indietro al 2018, quando era reduce dal problema al gomito. Oggi meno problemi ma lo stesso esito e ora c’è chi teme che il testimone di campionissimo possa passare al più presto tra le mani di Sinner, visto che l’addio appare sempre più imminente. D’altronde da anni si parla di Jannik come il nuovo Nole.

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