Nick Kyrgios va su tutte le furie dopo la squalifica, annuncio incredibile da parte dell’australiano: parole di fuoco, cosa è successo
La vita degli avvocati è piuttosto bizzarra. A volte capita che si debba passare, nel giro di poco tempo, dal gestire l’accusa, anche con toni veementi e con grande convinzione, a dover prendere le difese di un altro imputato per un reato uguale, o perlomeno molto simile. Una sorta di anomalia morale, se così vogliamo definirla, che ha provato sulla sua pelle negli ultimi tempi anche Nick Kyrgios, il tennista australiano diventato famoso per essersi fregiato del titolo di massimo accusatore di Jannik Sinner.
Per mesi e mesi l’ex finalista di Wimbledon ha infatti attaccato, con tutte le proprie forze, Sinner, invocando una squalifica severa ai danni dell’azzurro. E questo non tanto per chiare ed evidenti colpe da parte del numero uno al mondo, quanto invece per un senso di giustizia nei confronti di chi, per casi di doping simili, era stato evidentemente punito più del dovuto.
Una tesi accusatoria, quella di Kyrgios, che secondo molti nascondeva in realtà un risentimento nei confronti dell’altoatesino di natura più personale, forse addirittura una malcelata invidia per i risultati, straordinari, ottenuti dall’italiano nel 2024 e a inizio 2025.
Incredibilmente, nelle ultime ore Kyrgios si è però trasformato nel più irreprensibile degli avvocati difensori, pronto a prendere le parti di un altro tennista dopo una dura sentenza che ha sconvolto buona parte del mondo del tennis, specialmente in Australia.
Da accusa a difesa: Kyrgios va su tutte le furie dopo la squalifica, cosa è successo
A far andare su tutte le furie Kyrgios è stata, in particolare, la squalifica per doping comminata al suo amico e connazionale Max Purcell. Il tennista australiano è stato infatti fermato negli ultimi giorni con una sospensione di 18 mesi per aver assunto vitamine oltre il limite del consentito. Una colpa evidente ma, almeno fino a prova contraria, inconsapevole.
Si tratta, ovviamente, di una situazione piuttosto diversa da quella che ha coinvolto Jannik Sinner. Ma questo a quanto pare non ha intaccato in alcun modo le convinzioni di Kyrgios, che ha deciso dopo la notizia della squalifica di tornare a far sentire la sua voce, prendendo in maniera quasi prepotente le difese del suo amico.
“Questa squalifica è ridicola, il sistema è cotto“, ha sentenziato, senza troppi giri di parole, il giocatore australiano. Parole che suonano come coerenti con quanto affermato negli scorsi mesi, visto che Kyrgios non aveva mai nascosto la insoddisfazione per la gestione del sistema antidoping nel tennis.
E tuttavia fa strano pensare che lo stesso Kyrgios, in realtà, abbia speso parole di fuoco contro Sinner e Swiatek per casi di doping sotto molti punti di vista meno gravi rispetto a quello di Purcell.
Anche se, va sottolineato, dalla sua Max può fregiarsi di una condotta diversa rispetto ai due fuoriclasse incappati in un caso di doping nel 2024, come spiegato dallo stesso Kyrgios: “Non c’è equità di trattamento nel tennis, e lo si può vedere con Purcell. Lui si è prima rivolto alle autorità, ha ammesso di aver fatto qualcosa di sbagliato. Non ha fatto come altri, che invece hanno nascosto le proprie responsabilità sotto al tappeto“.
