La tennista toscana guida la truppa di azzurre nell’importante appuntamento di Roma: l’annuncio del giornalista lascia pensare
L’attesissima kermesse degli Internazionali del Foro Italico è ufficialmente iniziata, nei suoi tabelloni maschile e femminile, coi primi incontri disputatisi nella soleggiata giornata romana di mercoledì 7 maggio. Le prime sorprese, sebbene tutti i big siano attesi al proscenio solo a partire da giovedì, già si sono materializzate con la sorprendente eliminazione di Jiri Lehecka – proprio colui che aveva palleggiato con Jannik Sinner qualche giorno prima, scatenando la curiosità di 5000 tifosi assiepati sugli spalti – nonché con la prematura uscita di scena di un ‘terraiolo’ doc come Pablo Carreño Busta, proveniente dal tabellone delle qualificazioni.

Per quello che concerne il torneo femminile, è stato felice l’esordio di Lucia Bronzetti, che ha sconfitto in due set Anastasija Sevastova accedendo al secondo turno. In attesa dell’esordio di Jasmine Paolini, sulla quale gravano sostanzialmente tutte le aspettative relative all’Italtennis in rosa, è già tempo di bilanci per quello che riguarda le prospettive di avanzamento nel tabellone delle compagne d’avventura della numero 5 del ranking mondiale.
Se però, per quanto riguarda il main draw maschile, c’è solo l’imbarazzo della scelta nello sperare in grandi soddisfazioni che potrebbero regalare non solo il fuoriclasse altoatesino (al suo rientro nelle competizioni ufficiali dalla finale di Melbourne dello scorso 26 gennaio) ma anche i vari Musetti, Berrettini, Cobolli, Arnaldi, Sonego e Darderi, la finalista delle edizioni 2024 del Roland Garros e di Wimbledon è abbastanza isolata nel suo ruolo di portabandiera dei colori azzurri a Roma.
Paolini, dietro di lei il vuoto: l’analisi dell’esperto
Sebbene la talentuosa 17enne Tyra Grant promette di essere una sorta di Federico Cinà in versione ‘rosa’ – la romana classe 2008 ha stupito tutti superando il primo turno di qualificazioni a Madrid – le colleghe di Jasmine non occupano certo una posizione di classifica tale da sperare realisticamente in qualche exploit isolato.

Archiviato, giusto un anno fa, il ritiro di Camila Giorgi dal circuito (con tutti i suoi limiti la nativa di Macerata disponeva del talento per sconfiggere chiunque, se in giornata), l’eredità dell’affascinante tennista non è ancora stata raccolta da nessuno.
In questo senso è abbastanza impietosa l’analisi dell’esperto Massimiliano Ambesi, intervenuto a ‘TennisMania‘, trasmissione condotta da Dario Puppo e visibile sul canale Youtube di OA Sport.
“La strada è lunghissima e impervia. Guardo la classifica e la quarta italiana è Lucrezia Stefanini, numero 149 a quasi 27 anni, la quinta è Martina Trevisan a 31 anni, poi la sesta è Sara Errani che galoppa verso le 40 primavere. La settima, numero 186, è Brancaccio a 24 anni e poi si scende a 240 o giù di lì“, ha dichiarato il giornalista.