Lorenzo Musetti è in semifinale al Roland Garros per la prima volta in carriera. Un punto di arrivo ? Non proprio stando alle dichiarazioni di chi, tennisticamente, lo conosce meglio di tutti.
Venerdì 6 giugno, una giorno memorabile per il tennis italiano con due azzurri in campo nelle semifinali del torneo maschile del Roland Garros 2025.

Jannik Sinner ci è arrivato per il secondo anno consecutivo. Un cammino fin qui immacolato per il numero uno al mondo che non ha concesso nemmeno un set a vari avversari incontrati, nell’ordine Rinderknech, Gasquet, Lehecka, Rublev e Bublik. Dominante al cospetto di rivali alla portata, Sinner si giocherà la qualificazione alla finale di domenica prossima contro Djokovic o Zverev. Con entrambi, l’azzurro partirà da favorito con la speranza di ritrovarsi contro Lorenzo Musetti.
Tre mesi sulla terra battuta fin qui pazzeschi per il tennista carrarino che contenderà il traguardo della finale al campione in carica Carlos Alcaraz, avversario che lo ha già sconfitto nella finale di Montecarlo e nella semifinale di Roma. Rispetto alle precedenti sfide, stavolta si giocherà tre set su cinque, particolare ulteriore che aggiunge altra attesa a una partita in cui Musetti non parte certo battuto.
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Lo score recente di Musetti è il miglior viatico per il tennista azzurro per presentarsi con grandi ambizioni a un match che può certificare ulteriormente una crescita attesa da tempo e finalmente arrivata sia nel livello di gioco che nella tenuta mentale. Un autentico limite quest’ultimo per Lorenzo, troppe volte sconfitto in passato in partite ampiamente alla sua portata.
Risultati di Musetti che ripagano ampiamente la fiducia di chi ha sempre creduto in lui ovvero Simone Tartarini, l’allenatore che lo segue fin dall’inizio della sua carriera tennistica. In una recente intervista rilasciata a SuperTennis, il coach si è detto convinto che Musetti abbia ulteriori margini di crescita. Parole molto significative le sue che lasciano presagire un futuro da protagonista per l’azzurro.

“Conosco bene il suo carattere e i suoi tempi di maturazione. Quindi non ho fretta. Ho sempre detto che avrà bisogno ancora di un annetto forse per maturare completamente e quindi aspettiamo questo momento. Ha 23 anni. E’ un ragazzo ancora in formazione. Jannik e Carlos sono più avanti ma lui ha un tennis particolare, diverso da tutti quelli con cui viene messo a confronto“, questo il pensiero di Tartarini su Musetti che lascia presagire un avvenire davvero molto promettente per il suo allievo.
Intanto, il ranking sorride ulteriormente all’azzurro. Nell’ultima proiezione che tiene conto dei risultati in atto al Roland Garros, Lorenzo è salito al numero 5 della graduatoria superando Fritz e Djokovic. Tre mesi fa, prima dell’inizio del Masters di Montecarlo, era fuori dalla top ten. Tutto, pienamente, meritato con l’impressione che non sia affatto finita qui.