Il tennista britannico, clamorosamente uscito di scena al secondo turno a Wimbledon, non ha nascosto la sua frustrazione
Quando, nel Media Day antecedente all’inizio delle ostilità a Wimbledon, aveva dichiarato alla stampa di sentirsi molto lontano dal tennista che avrebbe voluto essere, in molti avevano scorto nelle sue parole una sorta di presunzione. Quasi di finta umiltà che celava in realtà la volontà e il piacere di sentirsi dire che sarebbe stato in grado di lottare per la vittoria finale ai Championships dall’alto del suo best ranking (quarta posizione) nonché di un buono stato di forma.

Evidentemente però, allontanando di fatto tutte le ipotesi maliziose fatte sul suo conto, Jack Draper era stato sincero. Aveva capito che qualcosa, magari anche di extra tennistico, non stesse andando per il verso giusto. L’inopinata sconfitta al secondo turno del Major di casa col pur redivivo Marin Cilic – che però non avrebbe potuto o dovuto impensierirlo se il britannico avesse messo in campo il suo miglior tennis – è stata un vero shock.
Il talentuoso mancino, frustrato e disperato già nell’immediato post-match, non ha nascosto la sua delusione nella successiva conferenza stampa. Inutile sottolineare come i tifosi inglesi, che avevano legittimamente sognato di vedere il loro beniamino competere fino in fondo per il trionfo finale, sono rimasti davvero delusi dal cammino del 23enne londinese.
La disperazione di Draper: “La peggiore sconfitta della mia carriera”
“Sono molto frustrato e arrabbiato. Probabilmente una delle sconfitte più dure che abbia mai subito. Penso che Cilic abbia giocato una partita incredibile dall’inizio alla fine. Non ha mollato e ha meritato la vittoria. Fa molto male. Sono deluso dal livello che ho espresso sull’erba quest’anno. Anche al Queen’s non mi sono sentito bene, e non so nemmeno come abbia fatto ad arrivare in semifinale. Ho fatto fatica sull’erba quest’anno“, ha esordito il britannico.

“Non mi era sembrato che il mio gioco avesse molte lacune sulla terra battuta, ma sull’erba ho notato subito una grande differenza. È qualcosa su cui devo lavorare in vista del prossimo anno per migliorare nel complesso come giocatore. Pressione? Quello che ho provato negli ultimi giorni mi fa pensare che i risultati raggiunti da Andy Murray qui – lo scozzese ha vinto il torneo in due occasioni -siano semplicemente incredibili. Oggi non ho giocato abbastanza bene e ho perso contro un tennista più forte“, ha concluso amaramente il 23enne mancino.