Tutto sembrava andare a vele spiegate, poi la dura batosta per Berrettini: ecco cosa è successo in Francia negli ultimi giorni
Non è un periodo propriamente felice in casa Berrettini. Sembrano ormai soltanto un lontano ricordo quei tempi in cui il tennis italiano sognava l’accoppiata ai massimi livelli. Soprattutto per Matteo la delusione è altissima, dopo l’eliminazione all’esordio a Wimbledon e i precedenti guai fisici – gli ennesimi – che lo avevano costretto a ritirarsi dai Masters 1000 di Madrid e Roma e a rinunciare sia al Roland Garros che ai tornei a Stoccarda e al Queen’s.

Ma anche per Jacopo, il fratello minore di Matteo, non è sicuramente un momento da ricordare. Il tennista romano era ritenuto uno dei migliori prospetti emergenti fino a qualche tempo fa. Ma adesso, a 26 anni compiuti, la sua carriera stenta ancora a decollare. Tra appassionati ed addetti ai lavori, in tanti si chiedono: siamo al cospetto di una delle tante promesse mancate?
Battuta d’arresto per Jacopo Berrettini in Francia, la sua cavalcata si ferma in semifinale
A tale interrogativo soltanto il campo potrà dare una risposta definitiva. Quel che è certo, intanto, è che Jacopo non può ritenersi soddisfatto di come sta evolvendosi il suo percorso sportivo. Anche perché, nel tempo, qualche margine per sfondare si era intravisto (tipo gli ottavi all’Atp 500 di Acapulco nel 2023). Solo che poi i bagliori sono rimasti luce isolata, al netto di qualche scintilla nel circuito ITF, dove ha vinto due titoli in questo inizio di stagione ed altri due tra 2018 e 2024.

La cosa che più colpisce, infatti, è che Jacopo Berrettini non abbia mai vinto un challenger durante la sua carriera. Non ci è riuscito nemmeno la scorsa settimana in Francia, sulla terra battuta di Troyes, palcoscenico sul quale sembravano esserci tutti i presupposti per tagliare tale traguardo. Dopo aver superato Rosenkranz, Faurel e Gombos, la sua corsa si è purtroppo interrotta in semifinale sotto i colpi del padrone di casa Calvin Hemery.
Inutile dire che si è trattata di una delusione cocente per il classe ’98 azzurro, il quale peraltro perderà almeno tre posizioni nella classifica Atp: al prossimo aggiornamento ufficiale della graduatoria (al termine di Wimbledon), saluterà il “best ranking” di numero 309 al mondo appena ottenuto lo scorso 30 giugno.





