Alexander Zverev non sta vivendo un grande momento dentro al campo e il suo nervosismo si percepisce anche dalle ultime dichiarazioni contro un super campione
Il giocatore tedesco ha avuto sia problemi fisici che psicologici nel corso della stagione, non riuscendo a sfruttare anche l’assenza di Sinner durante la squalifica per doping. Ora con l’italiano tornato al top e con un Alcaraz cresciuto in modo esponenziale diventa quasi impossibile puntare agli Slam.
La Germania è stata una super potenza del tennis, soprattutto negli anni ’80 e ’90, dove al maschile ha potuto contare su gente come Becker e Stich, ma al femminile sulla più grande interprete dell’era moderna, ovvero Steffi Graf. L’attuale moglie di André Agassi ha vinto tutto quello che si poteva vincere, con ben 22 titoli dello Slam, uno in meno di Serena Williams (23) e due in meno dell’immensa australiana Margaret Smith Court (24).
Ad oggi la Germania si regge sulle prestazioni di Sasha Zverev, che però dall’alto dei suoi 28 anni non è ancora riuscito a portare un Major nel suo Paese. Un tentativo che prima è stato stoppato dalla grandezza dei vari Nadal, Federer e Djokovic e poi ha incontrato nel suo cammino l’era di Sinner e Alcaraz, tra l’altro appena iniziata.
Le parole di Becker infastidiscono Zverev: “Non mi interessa quello che dice”
Le parole su Zverev da parte di Boris Becker hanno fatto il giro del mondo del tennis e di certo non hanno fatto piacere al diretto interessato. Becker, intervenuto nel podcast di Andrea Pektovic, ha ribadito un concetto già espresso in precedenza: “Ad essere sincero, credo che non gli importi molto di me. Credo che provi solo ad attirare l’attenzione dei media, cosa che ottiene quando parla di me. È un peccato, ma non mi interessa più quello che dice”.
Per Becker Zverev dopo Wimbledon sembrava pronto a confrontarsi ad armi pari con Sinner e Alcaraz, ma quei miglioramenti attesi non sono mai arrivati.
Per Zverev c’è la convinzione di poter salire di livello e giocarsela alla pari con i primi due della classifica ATP, ma prima va ritrovata quella fiducia nel gioco e consapevolezza nei propri mezzi che sta mancando in questi ultimi mesi. Vedremo se alla Finals di Torino riuscirà a dire la sua, in un torneo che ha vinto due volte (a Londra).
