Alexander Zverev non le manda a dire. Quello che è accaduto al Masters di Parigi non gli è piaciuto affatto
Sta diventando un incubo per Alexander Zverev affrontare Jannik Sinner. Al Masters di Parigi, il tedesco ha incassato la quarta sconfitta consecutiva (la seconda in una settimana dopo quella in finale a Vienna) nei confronti diretti con l’azzurro che lo ha eliminato in semifinale con un netto 6-0; 6-1.

Una partita – va detto – nella quale Zverev non è stato al meglio della forma. Tutt’altro. Fin dai primi scambi sono emerse le sue difficoltà nei movimenti e nell’intensità dei colpi. Il quarto di finale con Medvedev disputato venerdì e terminato al tie break del terzo set dopo due ore e mezza di una partita conclusa in tarda serata, evidentemente ha lasciato scorie pesanti sul fisico del tedesco che ha richiesto anche l’intervento del medico nel corso del secondo parziale.
Sinner, dal canto suo, ha proceduto come se nulla fosse. In poco più di un’ora di gioco, l’azzurro si è guadagnato l’accesso alla finale del Masters di Parigi nella quale affronterà Auger Aliassime che ha sconfitto a sua volta Bublik in due set. Dovesse vincerla, Jannik tornerà in vetta al ranking ATP, scalzando dal primato Carlos Alcaraz.
Zverev critico sul Masters di Parigi, non è stato l’unico a lamentarsi
Con la sconfitta odierna, Zverev ha perso l’opportunità di confermare il titolo vinto lo scorso anno al Masters di Parigi che si è disputato, fino all’edizione scorsa, alla Accor Arena di Bercy che ha dato anche la denominazione al torneo. Nell’edizione 2025, la sede del torneo è stata spostata a La Defense dove sono stati allestiti nuovi campi con una superficie di gioco che al tedesco non è piaciuta affatto.
Questa la sua critica a riguardo in una dichiarazione rilasciata a Eurosport: “Non vorrei passare per quello che si lamenta ogni settimana ma questa superficie è davvero strana. Di base è molto lenta, la palla rimbalza pochissimo ed è difficile eseguire colpi efficaci. Anche se fai un ottimo colpo, hai la percezione di non mettere in difficoltà l’avversario. I colpi non sono incisivi come su altre superfici.”

Zverev non è stato l’unico a lamentarsi dei nuovi campi realizzati alla Defense. Carlos Alcaraz, eliminato al debutto da Norrie, ha criticato la loro eccessiva lentezza. Stessa considerazione da parte di Alexander Bublik che ha sottolineato la differenza con quelli dello scorso anno così rapidi che “sembrava di pattinare sul ghiaccio” a detta del kazako.
Vedremo tra una settimana come sarà il campo della Inalpi Arena di Torino che ospiterà le ATP Finals, torneo cui Zverev prenderà parte come terza testa di serie. Con lui ci saranno Alcaraz, Sinner, Djokovic, Fritz, Shelton, De Minaur e uno tra Auger Aliassime e Musetti con il canadese ora in vantaggio sull’azzurro. Dovesse battere Sinner in finale a Parigi, Aliassime sarà l’ottavo qualificato. In caso contrario, il verdetto sarà rimandato alla prossima settimana con il canadese in campo a Metz e Musetti ad Atene in due tornei di categoria 250. Al momento, sono 200 i punti che deve rimontare Lorenzo, obbligato a vincere in Grecia e a sperare in un concomitante risultato negativo del rivale.





