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Black Lives Matter, lo show non può continuare. Si ferma anche il tennis
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“Prima di essere un’atleta sono una donna afroamericana”. E’ stata Naomi Osaka a portare, anche nel tennis, la battaglia del ‘Black Lives Matter’ al suo livello più alto. Quello che poche ore prima hanno fatto, nei playoff Nba i Milwaukee Bucks, l’ha fatto la tennista giapponese che si è rifiutata di scendere in campo per la sua semifinale contro la belga Elise Mertens.

Anche il tennis, nei giorni scorsi, mentre tentava difficilmente di ripartire dopo l’emergenza Covid, ha da subito sposato la battaglia anti-razzista. Ma quel che è successo domenica scorsa nel Wisconsin, con il 29enne Jacob Blake raggiunto e ferito da sette colpi di pistola sparati da un poliziotto a Ketosha, non poteva più lasciare indifferenti.

Di qui la decisione di Osaka, che ha portato gli organizzatori a decidere lo stop. Semifinali del Masters 1000 di Cincinnati, che si gioca nella “bolla” del Billie King National Tennis Center, rinviate di un giorno, per ora.

Ecco cosa dice il comunicato congiunto di ATP, WTA e USTA: Come sport, il tennis prende una posizione collettiva contro le disuguaglianze razziale e l’ingiustizia sociale che ancora una volta è stata catapultata alla ribalta negli Stati Uniti. La USTA, l’ATP Tour e la WTA hanno deciso di riconoscere questo momento storico sospendendo il Western&Southern Open giovedì 27 agosto. Le partite ricominceranno venerdì 28 agosto“.

 

 

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