In un’ora e 29 minuti Daniil Medvedev batte per la seconda volta in sette giorni Sasha Zverev e vince per la prima volta un match delle Finals. 6-3 6-4. Nonostante il risultato possa sembrare netto, abbiamo assistito a una partita confusa e molto tormentosa per entrambi, con il russo che però è riuscito a ritrovare per primo la rotta, aiutato molto (a dire il vero) dall’atteggiamento del tedesco, costantemente assente durante l’intero match. Ci si aspettava una grande partita, immaginando magari il livello dei primi due set della finale di Parigi. Ma così non è stato.
Il primo set è stato davvero complicato, con tanti errori e molte occasioni di break da una parte e dall’altra del campo. Entrambi hanno giocato un tennis poco concreto, disordinato, con uno Zverev completamente fuori fase sul sevizio (commette 5 doppi falli, di cui addirittura tre consecutivi); e un Medvedev, non in forma, che ha perso colpi soprattutto sul dritto. Gli scambi sono tuttavia molto lunghi e nella prima mezz’ora i due riescono a giocare soltanto quattro game.
In questa saga di errori è stato però Medvedev a trovare un minimo di continuità, al contrario di Zverev, che ha continuato a soffrire sulla prima (e non solo). I primi scricchiolii sono arrivati sul 2-1, quando il tedesco è stato costretto a salvare due palle break grazie a una prima penetrante e solida sfoderata in un paio di circostanze. Ma è questione di tempo perché nel sesto game il russo riesce a trovare l’allungo, strappando il servizio al suo avversario dopo quattro palle break. 14 punti in un game, durato quasi 10 minuti. Una delle mancanze del tedesco, come abbiamo accennato, è stato non riuscire a togliere la polvere dal suo servizio visto che ha perso quel game decisivo proprio a causa di un doppio fallo, l’ennesimo. Alla fine sarà il russo a portare a casa il primo parziale con un 6-3. Un primo set scandito da più errori che vincenti.
Nel secondo set Medvedev entra meglio nel match grazie a un servizio salito molto di livello. Mentre Zverev continua a giocare da dietro, subendo il gioco del suo avversario. Il braccio del tedesco è molto lento sulla prima e non riesce a trovare il timing sulle prime palle. E così nel settimo game arriva il break a favore di Medvedev, sul 3-3, grazie a un paio di suoi colpi da fuoriclasse, con Zverev ancora fuori fase.
Ci sono stati anche due momenti in cui il russo ha provato anche a mandare in confusione il suo avversario, con giocate particolari: in un momento di grande tensione ha battuto da sotto (“Non volevo mancargli di rispetto, ma era una mossa intelligente per portare a casa quel punto visto Sasha era molto lontano”, dirà alla fine del match Medvedev); mentre nell’ultimo scambio nel quale si è aggiudicato il break, per condonfere il suo avversario ha giocato due palle altissime, decisamente anomale, quasi due steccate a dire il vero. Zverev ha tenuto poi il suo turno di battuta, ma sul 5-4 Medvedev non ha sbagliato il suo. Risultato finale: 6-3 6-4 a favore del russo.