In una recente intervista, Wolfgang Thiem, padre di Dominic, ha rivelato la continua voglia di migliorarsi del figlio. Questo tratto lo contraddistingue sin dall’infanzia, in cui ogni giorno puntava a diventare un giocatore più forte.
La stagione appena conclusa
Sembra che la stagione appena conclusa sia stata un assaggio del cambio di guardia al vertice del mondo tennistico. Dominic Thiem ha infatti vinto il suo primo slam e potrebbe non accontentarsi, facendo da raccordo tra i successi dei Big3 e quelli dei Nextgen.
L’austriaco è riuscito ad arrivare sul tetto del tennis mondiale, dopo aver trascorso anni a riconcorrere e cercare di migliorarsi di giorno in giorno. In un’intervista, Wolfgang Thiem, suo padre, ha raccontato dei retroscena dei primi anni di carriera del figlio.
“Dopo due ore di allenamento, si metteva a colpire il muro o la porta del garage di casa. Trascorreva molte ore sul campo e appena finiva andava a giocare a calcio. Era un amante di ogni sport in cui rotolava una palla”.
L’incredibile resistenza
Una delle armi migliori dell’austriaco, oltre ai colpi incredibili, è sicuramente la resistenza: è anche grazie ad essa che è riuscito a battere più volte tutti i Big3. Wolfgang ha voluto chiudere con una battuta sulla resistenza e sulla concentrazione, tratti inconfondibili di Dominic:
“Già da bambino possedeva un’incredibile resistenza e una concentrazione fuori dalla norma. Poteva stare ore sul campo, senza perdere di vista l’obiettivo. Grazie a questa sua caratteristica, quando gioca match molto tesi, spesso riesce a vincere anche se si trova in svantaggio di un set”.
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