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Chi sarà il primo numero uno del mondo dopo i Big Three? Partecipa al sondaggio
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Il 2 febbraio 2004 è una data storica per il tennis mondiale. E’ infatti il giorno in cui Roger Federer diventa per la prima volta in carriera numero uno del ranking Atp, spodestando Andy Roddick. Da quel giorno in avanti tre tennisti hanno dominato il tennis mondiale, disintegrando tutti i record: lo svizzero, Rafael Nadal e Novak Djokovic. Solo Andy Murray, tra la fine del 2016 e l’inizio del 2017 è riuscito a rompere la “dittatura” del triumvirato, prima di eclissarsi a causa dei gravissimi problemi fisici che ne hanno condizionato la carriera.

Ma è chiaro che il tempo passa per tutti. Re Roger – è notizia di queste ore – non si sa neppure se tornerà mai a giocare, Rafa e Nole, pur ancora considerati come i veri monarchi del tennis, hanno ormai abbondantemente superato i trenta. Prima o poi avremo un nuovo numero uno del mondo, al di fuori della ristretta cerchia dei Big Three. Chi sarà? E’ questo l’oggetto del nuovo sondaggio di Tennis Fever.

Gli otto hype del Manic Monday di oggi sono quindi tutti dedicati agli otto tennisti che riteniamo essere i più papabili per andare ad occupare la testa del ranking Atp immediatamente dopo i Big Three.

Dominic Thiem, il più esperto

L’austriaco classe 1993 sulla carta è il più pronto. Numero 3 del mondo, vicinissimo alla numero 2 di Nadal, ha vinto nel 2020 il suo primo torneo Major dopo aver perso tre finali. A 28 anni il 2021 può essere per lui l’anno della definitiva ascesa al trono? A giudicare dal suo ruolino di marcia negli ultimi match diretti contro Federer, Nadal e Djokovic parrebbe proprio di sì.

Daniil Medvedev, il Freccia Russa

Il russo ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per battere chiunque e la vittoria alle Atp Finals lo conferma. Deve migliorare a livello di tenuta mentale e provare a dare qualcosa di più sulla terra rossa, dove ancora paga un prezzo alto nei confronti dei rivali. Ma quando entra in modalità “macchina” è praticamente ingiocabile.

Stefanos Tsitsipas, dalla Grecia per puntare all’Olimpo

Il 2020 per il vincitore delle Finals 2019 è stato un anno triste. Come ha ammesso lui stesso, ha patito molto le regole imposte dall’emergenza sanitaria, in particolare il fatto di giocare senza pubblico. Nonostante un ottimo Us Open, la sua stagione non è positiva, ma nel 2021 potrebbe rifarsi.

Alexander Zverev, angelo e demone

A proposito di vincitori delle Finals (Sascha ha trionfato nel 2018) e di stagioni difficili, vogliamo parlare del 2020 di Zverev? Chiaramente deve sistemare diverse questioni fuori dal campo, ma sul terreno di gioco – anche grazie alla collaborazione con David Ferrer – il tedesco è maturato molto. Da qui a dire che sarà il nuovo numero uno del mondo, però, ce ne passa…

Andrey Rublev, il 2020 da fenomeno dello “zar triste”

Ecco, chi invece non può proprio lamentarsi della sua stagione appena conclusa è sicuramente Andrey Rublev. Verrà premiato molto probabilmente come atleta più migliorato dell’anno, e giustamente. Ha vinto cinque tornei in stagione, nessuno come lui. Ora è chiamato all’ultimo salto di qualità: giocarsela anche nei grandi tornei. Se ci riuscisse, nulla è precluso per lui.

Denis Shapovalov, air Canada può davvero volare? 

Tutti abbiamo negli occhi le prodezze balistiche del canadese nato a Tel Aviv, in particolare quel suo rovescio a una mano in salto che oggettivamente è una vera e propria goduria per gli occhi. Di contro, però, in una stagione che per lui poteva essere decisiva, ha fatto vedere preoccupanti limiti a livello di contuità. Se vuole dominare, deve lavorare ancora parecchio su questo.

Felix Auger-Aliassime, questione di finale

L’altro canadese, nonostante i suoi vent’anni, ha già un record, di cui non andare troppo orgoglioso: ha raggiunto già sei finali Atp in carriera, ma le ha perse tutte. I mezzi e le potenzialità ci sono tutti, ma deve cambiare approccio e saper gestire meglio i momenti decisivi.

Jannik Sinner, predestinato pronto a stupire

Chiudiamo, per una questione di ranking e di età, con il più giovane dei futuri dominatori del circuito. Al nostro Jannik non manca nulla, l’ha già dimostrato quest’anno, con il primo trionfo in carriera a soli 19 anni. Ha ancora tutto il tempo per crescere e maturare con calma, ma se questi sono i suoi ritmi, tutto può succedere…

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4 Commenti

    • Sono d’accordissimo su Berrettini, addirittura si parla di Sinner come fosse un top ten o di Shapovalov o Aliassimme che quest’anno ha fatto molto peggio di Berrettini. Ma per piacere,ma chi scrive questi articoli

      • Buongiorno Antonio, potrebbe spiegare nel dettaglio su quali basi afferma che “Felix Auger-Aliassime quest’anno ha fatto molto peggio di Berrettini”? Grazie anticipatamente.

  1. Si legga i risultati, quante volte è uscito al primo turno. In Australia,In Francia,a Roma a Sofia e in tanti altri posti. Oltretutto mi sembra sia passato dalla 17sima alla 21ma posizione perdendo 4 posti. Berrettini dal nr 8 al 10. Aliassimme è un bravissimo ragazzo con tanto talento ed un futuro roseo, oltretutto grande amico di Berrettini. Ma non prendere in considerazione il nostro e considerare lui, Shapovalov e Sinner….. Staremo a vedere chi ha ragione. Buonasera

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