Serena Williams e l’ossessione del numero 23 che… non diventa 24
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La leggenda di Serena Williams, iniziata con il successo agli US Open del’99 su Martina Hingis, sta per giungere alla sua conclusione. Ma il finale, si sa, è spesso la parte più interessante di ogni storia.

In molti ritengono che la statunitense sia di fronte ad un bivio. Fermarsi o andare avanti?

Al momento non ci sono novità riguardo il suo futuro, ma certo è che Serena è incagliata, arenata nelle difficoltà dettate dall’età, e allo stesso tempo è assillata da un numero che si ripete, ormai, da troppo tempo.

SERENA WILLIAMS E LA MALEDIZIONE DEL “NUMBER 23”

Number 23 è un film diretto da Joel Schumacher e distribuito da New Line Cinema. Racconta di un viaggio nella psiche umana in bilico tra paranoia e oscure coincidenze legate al numero 23. Il protagonista, interpretato da Jim Carrey, sviluppa appunto una vera e propria ossessione per tale cifra, che torna sempre ad indicare una fine, un modo di non poter essere artefici di nulla…

La pellicola ha, volendo, grandi similitudini con le vicende di Serena Williams. Oramai quarantenne, la statunitense è da quattro anni che sta cercando invano di aggiornare il suo palmares, il quale recita inesorabilmente questo numero 23 (quello degli Slam conquistati), che non riesce a diventare 24.

Come se non bastasse, il suo tormento viene costantemente acceso dai media, che continuano a ricordarle che forse sarebbe giunto il momento di terminare la sua straordinaria carriera; viene nutrito dall’albo d’oro, che le ricorda che Margaret Court è lì, ad un passo, a 24 Slam. E, probabilmente, viene esasperato dalla sua stessa mente, che non ha mai accettato un altro numero: il 2, che corrisponde all’essere seconda a qualcuno.

Nel film sono numerosi i segni del destino che riguardano il protagonista, come numerosi sono i segnali che da qualche tempo stanno arrivando alla tennista: dalla gravidanza, che avrebbe potuto convincerla ad appendere la racchetta la chiodo; ai ripetuti guai fisici che l’hanno costretta a ritirarsi, come ad esempio al Roland Garros 2020 o a Melborune quest’anno; fino alla sconfitta bruciante in semifinale agli Australian Open contro la Osaka, emblema di un’epoca che ormai è cambiata, e che non è più la sua.

Serena, tuttavia, sembrerebbe non voler mollare.

“Se mai dovessi lasciare il tennis, non lo direi a nessuno”, ha dichiarato la Williams prima di abbandonare in lacrime la conferenza stampa dopo la sconfitta in semifinale contro la giapponese in Australia. Parole rilasciate in seguito a svariate domande sul suo futuro, e che hanno gettato una lunga ombra sul proseguimento del suo cammino. Ciononostante appare assai difficile che già da ora rinuncerà ad inseguire il suo sogno. Il fatto che sia presente nella entry list degli Internazionali di Roma lascia presagire che la vedremo presto in campo.

LA STAGIONE SULLA TERRA ROSSA

La statunitense, nel 2021, vanta un bottino a dir poco favorevole: 10 incontri disputati, 8 vittorie 1 sconfitta e 1 ritiro (senza scendere in campo). Benché non sia nello stato di forma migliore rappresenta ancora una temibilissima avversaria per le principali esponenti della WTA. Proverà a dimostrarlo sin dalle prossime settimane. Come si diceva, nonostante non ci sarà a Madrid, prenderà parte al torneo di Roma, così come giocherà al Roland Garros. Per quattro volte Serena ha scritto il proprio nome nella storia del Foro Italico e con la Capitale ha un legame molto forte. Un suo ritorno al titolo all’ombra del Colosseo sarebbe molto romantico. Ma soprattutto sancirebbe una sua ennesima rinascita, portandola ad essere una delle favorite per il successivo Slam francese. Sui campi parigini la Williams è riuscita a trionfare tre volte, ma vanta anche una finale persa contro la Muguruza.

Occhio però. Se un suo exploit sulla terra rossa appare complicato dal momento che su questa superficie molto dipende dalla condizione fisica, successivamente si aprirà un’altra finestra maggiormente favorevole alla ex nr.1 al mondo: l’erba che porta a Wimbledon.

ROLAND GARROS, WIMBLEDON E US OPEN: LE ULTIME TRE TAPPE

I tre prossimi Slam saranno le ultime occasioni per la Williams di lasciare il mondo del tennis giocato da vera trionfatrice. Vincerne almeno uno significherebbe consacrarsi come regina di questo sport almeno per qualche decennio, e forse anche oltre. Dopo la parentesi sulla terra rossa, sarà la volta dell’erba. Serena tornerà a Wimbledon dove ha raccolto sette successi, in una cornice dove si potrebbe tornare a giocare con il pubblico. Se il suo sogno dovesse realizzarsi sui campi di Londra, con il ritrovato furore della folla, sarebbe la più bella conclusione di una parabola incredibile.

Infine, sarà la volta degli Us Open: il luogo dove tutto è iniziato, e dove tutto potrebbe svolgersi per l’ultima volta. Probabilmente sarà su questo scenario che la Williams deciderà di mettere fine alla sua storia d’amore.

Che riesca addirittura a dare un doppio schiaffo al numero 23, rompendo la maledizione e facendolo diventare 25, come mai nessuno…?

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