La grande storia di Jo-Wilfried Tsonga e un epilogo felice: “È stato un miracolo”
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Jo Wilfred Tsonga è cresciuto a Sarthe, un piccolo villaggio di campagna vicino Le Mans, nella tranquillità e lontano dal lusso. Background che ha forgiato una delle più notevoli personalità che il tennis abbia mai avuto. Nel corso della sua carriera si è tolto grandissime soddisfazioni, fornendo al circuito un’alternativa ai protagonisti assoluti della scena mondiale. Durante gli ultimi tempi, ha patito molteplici difficoltà fisiche, ma oggi è di nuovo in pista, pronto a scrivere un finale degno della sua storia.

Il transalpino, in una recente intervista rilasciata al The Guardian, si è soffermato su alcune tappe del suo percorso e ha fatto il punto della situazione sul prosieguo del suo cammino in questo sport.

LA COMPETIZIONE CON I FAB FOUR

Tsonga è stato uno dei migliori giocatori francesi dell’era Open, nonché uno dei pochi in grado di dare del filo da torcere ai Fab Four, le leggende del circuito moderno. A tal proposito ha dichiarato:

“Penso di essere stato fortunato a giocare con loro. Per me è stato un onore sfidare tali campioni. Alla fine, saranno i miigliori quattro giocatori di sempre. Considero Andy quasi allo stesso livello di Federer, Nadal e Djokovic. Certo, non è mai stato facile affrontarli. In tutti i tornei dovevo giocarne uno su un round, e un altro il giorno dopo, forse un altro il giorno dopo e forse un altro in finale! Era difficile. L’ho fatto una volta a Toronto, dove ho vinto il torneo battendo di fila Andy, Novak e Roger. L’indomani del trionfo ero completamente malato, completamente stanco”.

IL PASSATO RECENTE: DAL CALVARIO AL RITORNO IN CAMPO

Dopo essere stato per un decennio (dal 2008 al 2018) tra i primi 20 al mondo, guadagnandosi una finale del Grande Slam, cinque semifinali, nove quarti di finale, 18 titoli e una Coppa Davis, negli ultimi anni Tsonga ha attraversato un calvario che lo ha allontanato dai vertici della classifica. Ha iniziato a soffrire di un infortunio cronico alla schiena derivante da legamenti calcificati. Il problema gli è costato uno stop di 14 mesi tra gennaio 2020 e lo scorso marzo, periodo durante il quale ha sofferto molto. Probabilmente, tutti si sarebbero arresi, ma non lui:

“È stato davvero difficile. Non ho fatto sport per otto mesi e, ovviamente, ho perso tutte le mie capacità fisiche. Quindi è stato un successo tornare e mostrare un piccolo passo avanti nella mia condizione. Per sentirsi un po’ meglio. Perché all’inizio non ero nemmeno in grado di giocare per 20 minuti. Ho dovuto affrontare una dura riabilitazione ed altre cose che non piacciono a nessuno”.

IL RITORNO ALLA VITTORIA CONTRO FELICIANO LOPEZ

Quest’anno, Wilfred è tornato e ha vinto alla sua seconda apparizione stagionale contro Feliciano López a Marsiglia, definendo il successo come una delle più grandi vittorie della sua carriera:

“Ora voglio sempre dimostrare a me stesso che sono in grado di fare le cose in campo. Devo immaginare un altro modo di giocare, di vincere, e al momento non è facile”.

IL ROLAND GARROS 2021

Sarà la sedicesima partecipazione per lui al Roland Garros. Per gran parte della sua carriera, il 36enne è arrivato allo Slam casalingo con l’obiettivo di portare a casa il titolo. Stavolta, spera semplicemente che il suo corpo lo sostenga per poter giocare con un po’ di libertà:

“Quando gioco non sono in grado di fare le cose che facevo prima, soprattutto fisicamente, devo cambiare alcune cose sul mio movimento, sulla mia tecnica. Devo immaginare un altro Jo, direi”.

UN LIETO TRAMONTO

Sarà una seconda giovinezza o una passerella finale per Tsonga?

Il francese, in ogni caso, non ha paura:

“Ora mi sto avvicinando alla fine e, naturalmente, ho capito che quello che ho fatto è stato qualcosa di grande. Per me è stato incredibile, un miracolo. Continuerò a vedere come andrà. Se andrà bene, sarei felice di gareggiare di nuovo per vincere. In caso contrario, sarà la fine di una bella avventura”.

Noi speriamo vivamente che Jo possa brillare per l’ultima volta, prima di tornare ad immergersi serenamente in quella tranquillità che merita dopo anni di battaglie, sofferenze, gioie e successi.

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