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Nadal, Djokovic e l’ossessione dei record: “Abbiamo due approcci differenti”
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In una lunga intervista ad un quotidiano britannico, Rafael Nadal qualche tempo fa ha dichiarato: “Djokovic è più ossessionato ai record rispetto a me”. Lo spagnolo ha affrontato diversi argomenti, tra cui la voglia continua di migliorarsi e di non volersi guardare indietro.

I record non sono un’ossessione

Rafa ha iniziato l’intervista rivelando che, al contrario di qualche suo collega, non gioca per riscrivere nuovi record.

Certo, gioco per vincere più slam possibili, non c’è dubbio. Non sono però focalizzato solamente su questo obiettivo nella mia vita. Per intenderci, Djokovic è più ossessionato ai record rispetto a me, ma non in modo negativo. Semplicemente, per lui, queste cose sono molto importanti e significano veramente tanto. Lo potete capire dal fatto che ne parla in continuazione e che sembra viva solo per superarne. Ma va bene così, il mio approccio alla carriera è differente.

Anche io ho delle ambizioni, rimango una persona ambiziosa. Se non lo fossi, non sarei qui alla mia età. Per esempio, però, ho delle ambizioni diverse rispetto a lui. Io continuo a giocare, ad allenarmi e a dare il massimo per continuare a divertirmi ogni anno nel tour e, come è logico che sia, a vincere e conquistare più tornei possibile.

Sono molto soddisfatto del lavoro che sto facendo con la mia carriera. Non solo oggi, ero soddisfatto anche gli anni scorsi, nonostante non abbia mai fatto un passo indietro e abbia sempre continuato a volermi migliorare. Non sono insoddisfatto quando non riesco a vincere un torneo, provo ad approcciarmi in una maniera differente”.

A Nadal interessano i propri record?

Il cronista ha chiesto, successivamente, se allo spagnolo interessassero i propri record:

Fortunatamente, quando finirò la mia carriera, avrò molto tempo e potrò dedicarmi all’analisi di ciò che ho fatto in campo e lasciato ai posteri. Oggi, invece, sono solamente focalizzato ai prossimi obiettivi e a continuare a migliorarmi. Abbiamo molti tornei durante l’anno. Il tempo è poco e non ci possiamo permettere di fermarci per pensare ai nostri successi.

Okay, so che durante la stagione sulla terra rossa ho sempre ottenuto molti successi. Ma era il passato, questo è un nuovo anno. L’unica cosa che so è che mi devo allenare tutti i giorni con la giusta mentalità per provare ad essere ancora competitivo”.

Una carriera costellata da rivali illustri

La chiosa finale è dedicata ai rivali illustri con cui ha condiviso l’intera carriera.

Ho sempre avuto incredibili rivali al mio fianco. Dall’inizio della carriera ho avuto Roger, qualche tempo dopo si è aggiunto Novak. Ho sempre avuto esempi di giocatori straordinari sulla mia strada. Competere con i migliori ti aiuta molto a capire cosa vuoi fare nella tua carriera.

In qualche modo, però, ho sempre voluto credere che la mia ambizione ci fosse a prescindere dai rivali che avevo al mio fianco. Non perché dovevo essere meglio di Roger o Novak. Voglio credere che mi sono sempre voluto migliorare perché è così che intendo lo sport. Naturalmente, rivali del genere ti aiutano in qualche modo a rendere il tuo percorso più chiaro”.

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