In questi giorni tutti stanno parlando di Novak Djokovic e della sua corsa al Golden Slam. Oggi, al contrario, vogliamo parlarvi degli outsider per una medaglia alle Olimpiadi che potrebbero dar filo da torcere all’asso serbo.
La garra argentina
Sicuramente il più famoso degli outsider è Diego Schwartzman, primo lanciere della squadra argentina (giocherà anche in doppio con Facundo Bagnis). Il n. 13 al mondo non ha disputato la migliore delle sue stagioni, ma le motivazioni di un Olimpiade e di giocare per i colori del proprio paese potrebbero fare la differenza in ottica medaglie.
La speranza giapponese
In campo femminile, naturalmente, Naomi Osaka è la punta di diamante della squadra giapponese. Tra gli uomini sarà Kei Nishikori a portare in alto i colori nipponici. Le ultime performance e il bronzo a Rio 2016 potrebbero far pensare ad un grande ritorno su un palcoscenico importante per l’ex n. 4 del mondo.
I giovani debuttanti alle Olimpiadi
Felix Auger-Aliassime, fresco dei quarti di finale a Wimbledon, giocherà per la prima volta le Olimpiadi e difenderà i colori della sua nazione, il Canada. Stessa sorte per il semifinalista, Hubert Hurkacz, che cercherà di portare una medaglia importante alla Polonia. Entrambi sono all’esordio, ma la superficie potrebbe aiutarli a trovare una buona continuità di gioco. Che le Olimpiadi non possano essere il loro trampolino di lancio?
I grandi colpitori
Marin Cilic, Aslan Karatsev e Karen Khachanov sono dei giocatori che, in giornata, possono battere chiunque. Che non sia così anche a Tokio? Il croato tenterà di portare una medaglia di valore dopo la debacle a Rio 2016 (terzo turno). I due russi fanno parte di una vera e propria armata e giocheranno il doppio con gli altri due compatrioti, Andrey Rublev e Daniil Medvedev.
Gli sfavoriti per antonomasia
Completano il folto gruppo alcuni giocatori che, ad ogni torneo, partono con gli sfavori del pronostico. Stiamo parlando del francese Ugo Humbert, dello spagnolo Pablo Carreño Busta e dell’americano Frances Tiafoe. Dei tre, nonostante l’ottimo successo di Carreño ad Amburgo, chi potrebbe fare più strada è Tiafoe, complice la superficie veloce su cui si giocheranno le Olimpiadi.
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