Facciamo un gioco. Proviamo a immaginare come sarà la classifica mondiale del tennis nel 2025. Quattro anni sono un orizzonte temporale che per certi versi può essere considerato breve, per altri, invece, molto lungo. Quel che è certo, e lo abbiamo imparato tutti sulla nostra pelle, è che anche in molto meno di quattro anni può cambiare il mondo.
Mettendo un attimo da parte gli eventi esterni che possono condizionare le nostre vite a 360 gradi (e quindi anche il tennis) concentriamoci sull’aspetto sportivo. Se pensiamo a quattro anni fa, ne sono cambiate di cose. Nel 2017 Roger Federer tornava a vincere uno Slam dopo diversi anni, Novak Djokovic sembrava entrato in una crisi profonda e Rafael Nadal continuava a dominare la terra rossa, come aveva fatto nei dodici anni precedenti.
Un giovanissimo Alexander Zverev strabiliava il mondo, vincendo ben due Masters 1000 ed entrando prepotentemente in top-10, un ventunenne Daniil Medvedev veleggiava intorno alle soglie della top-50, il suo coetaneo Matteo Berrettini sgomitava per entrare in top-100 e uno Stefanos Tsitsipas appena diciannovenne lo anticipava di qualche mese.
I baby fenomeni canadesi Denis Shapovalov e Felix Auger-Aliassime facevano già parlare (benissimo) di loro, Jannik Sinner a sedici anni aveva deciso da poco di fare del tennis la sua vita e si allenava da tre anni a Bordighera insieme a Riccardo Piatti, Lorenzo Musetti vinceva tutto a livello junior e Carlos Alcaraz si divertiva già a sentire parlare di sé come del nuovo Nadal.
In quattro anni lo scenario può cambiare, e anche di molto. E allora proviamo a immaginare come sarà il panorama mondiale nel 2025, e lo facciamo tentando di “indovinare” (sapendo bene del rischio “screenshot” che ci prendiamo) quale sarà la nuova top-10.
Partiamo da una premessa: Roger Federer avrà 44 anni e al 99,9% periodico sarà fuori da giochi (lo 0,1% glielo concediamo solo perché è lui). Rafael Nadal avrà 39 anni e gli concediamo uno 0,2% solo per questioni anagrafiche. Novak Djokovic di anni ne avrà 38 e il discorso è differente: fisicamente può reggere, se tiene anche mentalmente gli diamo un 10% di possibilità di restare ai livelli di oggi. Ma per ora lo teniamo fuori da questa classifica.
Daniil Medvedev – Il russo classe 1996, oggi numero due del mondo, nel 2025 avrà 29 anni e avrà raggiunto – come molti dei suoi colleghi – la piena maturità tennistica. Al momento è il più quotato per diventare il nuovo numero uno del futuro
Alexander Zverev – Il tedesco, mister Master, avrà solo un anno in meno di Medvedev e più o meno vale lo stesso discorso del russo. A 28 anni, se non avrà problemi soprattutto fuori dal campo, sarà al top della carriera.
Stefanos Tsitsipas – Il terzo dei nuovi (papabili) Big Three è il greco. Forse a livello di talento puro è superiore ai suoi rivali, ma deve trovare ancora la continuità, la concretezza e il cinismo che servono per dominare. Parliamo comunque di uno che, salvo imprevisti, vedremo in alto per diversi anni ancora.
Jannik Sinner – Il primo degli attuali Next Gen che mettiamo in classifica è il nostro Jannik. Lui stesso ha detto che il suo percorso di crescita prevede che raggiunga il massimo intorno ai 23/24 anni, esattamente l’età che avrà nel 2025. Le idee sono molto chiare, il percorso di crescita è tracciato. Vedremo come va.
Carlos Alcaraz – Lo spagnolo lo mettiamo in quinta posizione solo per una questione anagrafica. Nel 2025 avrà “solo” 22 anni e forse non avrà ancora raggiunto il suo pieno percorso di maturazione. Ma stiamo comunque parlando di un giocatore che potrebbe sparigliare questa classifica anche prima del 2025, quindi nulla è ancora scritto.
Matteo Berrettini – Arriviamo a Matteo, attualmente numero 7 del mondo. Dei dieci giocatori che abbiamo scelto di inserire in top-10 è l’unico big-server puro. Già oggi è cresciuto tantissimo anche in tutti gli altri fondamentali. Se crescerà ancora, le sue prospettive, con quel servizio, sono senza limiti. Se regge fisicamente ha già dimostrato ampiamente che la top-10 è casa sua.
Andrey Rublev – L’altro russo, lo “Zar triste” (che poi non è triste per niente) lo piazziamo in settima. Difficile pensare che possa superare i suoi coetanei, tenendo conto del suo gioco estremamente aggressivo che sembra già essere arrivato al massimo del suo splendore. Ma siamo pronti ad essere smentiti.
Felix Auger-Aliassime – Dei due canadesi, il più solido sembra FAA, che a 25 anni forse sarà riuscito finalmente a sfatare il tabù delle finali perse. Finora, in carriera, è arrivato in fondo ben otto volte ed è sempre stato sconfitto.
Denis Shapovalov – Sempre parlando dei due canadesi, se è vero che il più solido sembra Felix, il più talentuoso è sicuramente il nativo di Tel Aviv, che è da anni in predicato di esplodere e che potrebbe entrare stabilmente in top-10 già nel giro di pochi mesi.
Holger Rune – L’ultimo che mettiamo in classifica è il danese classe 2003. Quando disse che avrebbe battuto il record di Nadal al Roland Garros, ci facemmo tutti una grassa risata. Ovviamente il traguardo resta praticamente inarrivabile, però bisogna ammettere che lo scandinavo sta crescendo molto velocemente e la sua ambizione può fare la differenza.
Questa è la nostra ipotetica top-10. Restano fuori altri possibili nomi che in questa classifica ci potrebbero stare molto bene: primo tra tutti Dominic Thiem – a cui auguriamo un immediato ritorno ai suoi massimi livelli – ma anche i vari Ruud, De Minaur, Musetti, Korda. Gli stessi Hurkacz, Garin, Opelka, Humbert. E sicuramente ci stiamo dimenticando qualche nome.
Insomma, voi cosa ne pensate?