Paolo Bertolucci e Corrado Barazzutti, due vere e proprie leggende del tennis azzurro, hanno detto la loro sul favorito per la vittoria finale delle Atp Finals di Torino.
Djokovic è l’uomo da battere
La voce del tennis di Sky Sport, Paolo Bertolucci, in una recente intervista, ha rivelato chi sarà il giocatore da battere alle Atp Finals di Torino.
“Djokovic come sempre negli ultimi anni sul veloce è l’uomo da battere e lo sarà anche a Torino. Il fatto che si giochi sulla distanza dei due set su tre lo rende meno favorito rispetto al tre su cinque. Le partite diventano più veloci e quindi più imprevedibili.
Il rivale più pericoloso del serbo sarà Medvedev, che ha già dimostrato di poterlo battere a New York. Al russo manca solo la continuità per poter essere alla pari del serbo, ma ha dei picchi notevolissimi. In giornata è quasi imbattibile.
L’assenza di Federer e Nadal? Sono due campioni straordinari e amatissimi dal pubblico, ma gli anni passano per tutti e gli acciacchi fisici li stanno rendendo meno competitivi. La loro assenza dispiace, ma è nella normalità delle cose. Dovremo abituarci a vederli sempre meno: è già capitato con campioni come Borg, McEnroe, Sampras… Godiamoci ancora Djokovic e soprattutto incrociamo le dita per il nostro Berrettini”.
Da Djokovic a Berrettini
Corrado Barazzutti, ex capitano di Coppa Davis dell’Italia, ha continuato la previsione di Bertolucci, analizzando anche il percorso degli altri tennisti, su tutti Matteo Berrettini.
“Djokovic si presenta a Torino come il grande favorito, dopo il successo a Bercy. Lo sarebbe stato comunque, ma la vittoria di Parigi gli ha conferito quella fiducia totale, forse un po’ minata dalla sconfitta agli US Open. In più è riposato, perché dopo New York si è preso quasi due mesi di pausa, rigenerando muscoli e testa.
A dare del filo da torcere al serbo, vedo tre giocatori: in primis Medvedev, che è il campione in carica e due mesi fa ha vinto il suo primo slam; Zverev, che sta trovando continuità nei grandi tornei ed è sempre almeno in semifinale; infine, il nostro Berrettini. Matteo era già contento di essersi qualificato due anni fa, questa volta arriva più preparato e convinto di poter battere chiunque. Sono convinto che sarà protagonista fino in fondo”.
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