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Tennis e leggenda, quando la Leonessa di Milano diventò regina di Parigi
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Fine maggio 2010, Parigi. Era tutto pronto per l’inizio del Roland Garros. L’Italtennis si presentava in Francia senza particolari aspettative. E invece, Francesca Schiavone di lì a poco avrebbe compiuto un’impresa storica.

Lo storico trionfo di Francesca Schiavone al Roland Garros 2010

Da outsider a scheggia impazzita – Nonostante la vittoria ad aprile nel torneo di Barcellona, Schiavone si presentò al Roland Garros 2010 da vera e propria outsider. La milanese prese parte al main draw della competizione francese da testa di serie numero 17, come la rispettiva posizione nel ranking. Quasi nessuno avrebbe immaginato un suo exploit.

Il suo percorso iniziò male, ma il momento negativo non durò troppo. All’esordio, infatti, dopo che Regina Kulikova riuscì a strapparle il primo set per 7-5, Francesca mise in scena una grande reazione, imponendosi per 6-3; 6-4. Quello d’apertura fu l’unico parziale lasciato per strada durante il torneo. Già, perché di lì la leonessa nostrana ‘decise’ di colorare d’azzurro la terra rossa parigina, lasciando pochissimo spazio alle ambizioni delle avversarie: 6-2; 6-2 alla qualificata australiana Sophie Ferguson; 6-4, 6-2 alla cinese Li Na, testa di serie numero 11; 6-4; 6-4 alla russa Maria Kirilenko, numero 30 del seeding. L’outsider impiegò pochissimo tempo a trasformarsi in scheggia impazzita. E dunque altre due grandi imprese…

Wozniacki e Dementieva, due prove di forza – Ai quarti di finale, Schiavone dimostrò al mondo di fare veramente sul serio: 6-2, 6-3 alla terza testa di serie, Caroline Wozniacki (ad impreziosire il risultato il fatto che la danese diventò quell’anno la numero uno del circus). Dunque, Francesca, mai sazia, decise che non era il tempo per fermarsi. Anzi. La fame di vittorie la portò a superare anche l’ultimo scalino che la divideva dalla clamorosa finale: Elena Dementieva. Nel penultimo atto del torneo, la milanese riuscì ad avere la meglio sulla testa di serie numero 5 al tie-break del primo set 7-6(3), per poi usufruire del suo ritiro. Non più un sogno ma vera realtà.

La finale da sfavorita – Dall’inizio del torneo erano passati diversi giorni. Da maggio si era fatto giugno e tante cose erano cambiate. Anche Francesca era cresciuta veramente tanto, ma non al punto – secondo molti – da essere la favorita della partita. Al cospetto di Samantha Stosur, Schiavone partì ancora con gli sfavori del pronostico. L’australiana, d’altronde, si era guadagnata il Philippe Chatrier eliminando tre numero 1 come Justine Henin, Serena Williams e Jelena Jankovic.

Il trionfo – I pronostici, tuttavia, spesso e volentieri sono fatti per essere smentiti. Ed è proprio quello che successe in finale a Parigi quel 5 giugno 2010. Schiavone conquistò il primo set per 6-4 in quaranta minuti e poi riuscì a chiudere, dopo una lunga battaglia, al tie-break del secondo. Trentaquattro anni dopo il successo di Panatta, un altro trionfo Tricolore al Roland Garros! Il bacio a terra di Francesca, l’immagine romantica di un’impresa che rimarrà nella storia del tennis mondiale.

Primati storici – Francesca Schiavone, all’età di 29 anni e 345 giorni, diventò così la seconda più anziana regina del Major in terra francese. E non solo, perché tale vittoria la portò a stabilire pure un altro record: fu la prima donna fuori dalle prime dieci del ranking ad aver conquistato il Roland Garros nell’era-Open e, più in generale, dal 1933. Una storia semplicemente da brividi.

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