Il 2021 è stato un anno fantastico per il tennis italiano, uno dei migliori della storia. Forse il migliore in assoluto, almeno per quanto riguarda il maschile. Basti pensare allo straordinario traguardo di due giocatori nostrani in top-10 o dei dieci in top-100 (attualmente 8). Andiamo a dare un’occhiata ai numeri degli azzurri e poi a fare un’analisi.
Un po’ di numeri e record
Titoli circuito maggiore – Nove trionfi in un anno – Se l’Italtennis versione femminile ha abbastanza deluso, con i soli due titoli di Camila Giorgi e Jasmine Paolini (Masters 1000 di Montreal e WTA 250 di Portorose), ci hanno pensato Berrettini e Sinner a risollevare alla grande il movimento nostrano. Il venticinquenne romano e il ventenne altoatesino, infatti, hanno conquistato nel corso del 2021 rispettivamente due e quattro titoli. Matteo ha vinto all’ATP 250 di Belgrado e all’ATP 500 al Queen’s. Mentre Jannik (che ha perso in finale al Masters 1000 di Miami) ha vinto agli ATP 250 di Melbourne, Sofia ed Anversa e all’ATP 500 di Washington. A questi bisogna sommare il 250 di Cagliari conquistato da Lorenzo Sonego.
Slam – Anche in questo caso le azzurre hanno regalato poco o nulla, mentre i maschi hanno decisamente convinto di più. La finale raggiunta da Berrettini a Wimbledon è sicuramente uno dei risultati più prestigiosi ottenuti dall’Italtennis negli ultimi anni. Da sottolineare anche la (sempre) folta truppa Tricolore presente nei vari main draw.
Ranking – Il 2021 è stato l’anno di uno straordinario record per il tennis maschile italiano: 10 giocatori in top-100 (attualmente 8). Non era mai accaduto nella storia.
ATP Finals – Avere un giocatore protagonista alle ATP Finals è sempre una grande soddisfazione per tutto il movimento. Averne due è semplicemente la dimostrazione che si sta vivendo un magic moment. Da aggiungere il fatto che tale prestigioso evento si è disputato a Torino e sarà così fino al 2025.
Challenger e Futures – Nei circuiti minori l’exploit del tennis azzurro è stato veramente importante. Tanti i giocatori nostrani che si sono distinti in cadetteria, ottenendo diversi titoli. Molti i giovanissimi rampanti esplosi durante il 2021. Molti di questi, partendo praticamente da zero o quasi, hanno già raggiunto la top-300 o 400. Si pensi ai vari Cobolli, Arnaldi, Darderi ecc…
Insomma, numeri alla mano, il 2021 è sicuramente l’annata più straordinaria per il tennis azzurro. Forse, a livello maschile, l’unica che può reggere il confronto è il celebre 1976, in cui Adriano Panatta riuscì a conquistare il Roland Garros (che al momento rimane l’unico successo italiano in uno Slam nell’era Open) e guidò il team azzurro al trionfo in Davis, vincendo contro il Cile a Santiago.
Anche se, nel complesso, a fronte dei risultati storici, il 2021 resta numericamente l’anno migliore. Numeri che proiettano il tennis a livelli di seguito altissimo, potremmo dire di massa, e che, vista la giovane età dei nostri alfieri e i prospetti spettacolari che abbiamo in rampa di lancio, lasciano intravvedere un futuro ancora più roseo.