Roger Federer ha vinto le edizioni del 2017 e del 2018 degli Australian Open in maniera straordinaria. Curioso come, proprio per quelle due edizioni, lo svizzero abbia deciso di dare il nome Norman al trofeo dell’Happy Slam.
Una coppa di nome Norman
Probabilmente, gli Australian Open 2017 sono uno dei migliori ricordi recenti di Roger Federer. Tornato dopo un gravissimo infortunio e a secco di slam dal 2012, il nativo di Basilea metteva le mani sul prestigioso slam australiano grazie agli scalpi di Kei Nishikori, Stan Wawrinka, Thomas Berdych e, in finale, Rafael Nadal.
Roger, così, decise di chiamare la sua coppa Norman, in onore di Norman Brookes, leggenda del tennis australiano. Il nome deriva, inoltre, dal fatto che, per la prima volta, il trofeo era delle dimensioni uguali a quelle originali della Norman Brookes Challenge Cup.
Da quel momento in poi sono nate diverse storie molto divertenti, con Federer che ha fatto fare il giro del mondo al suo trofeo preferito.
L’anno successivo arriva un’altra vittoria, ma il nome Norman non si cambia assolutamente.
“Non so perché, ma l’anno scorso è sempre stato con me. È speciale perché per la prima volta ho avuto la coppa nella sua dimensione originale, il Norman Brookes Trophy. Invece di chiamarlo semplicemente trofeo, ho preferito dargli un nome. Così si chiama Norman e credo che gli stia proprio bene. Lo porto ovunque, è come un amico adesso: sembra come se ci conoscessimo da sempre.
È stato veramente divertente portarlo in giro, ma non so se lo rifarò. Di sicuro Norman avrà sempre un posto speciale nel nostro cuore. È stato bellissimo stargli accanto per così tanto”.
🏆20. ❤️ pic.twitter.com/WqUiSo3fd5
— Roger Federer (@rogerfederer) January 28, 2018
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