Che il pubblico della Melbourne Arena sarebbe stato tutto dalla parte di Nick Kyrgios era cosa nota fin dalla vigilia di uno dei match più interessanti che c’erano sul menù del quarto giorno di gare agli Australian Open, quello che vedeva contrapposto il beniamino di casa al numero due del mondo (e uno del seeding) Daniil Medvedev.
E così è stato, sia per quanto si è visto in campo (ha vinto il russo, ma per tre set su quattro c’è stata partita), sia per quello che tutti ci si aspettavano: lo show in campo e sugli spalti, con il tumultuoso pubblico australiano ad esultare come ad un gol per ogni punto di Kyrgios e a disturbare – anche più del dovuto – ogni azione di Medvedev.
Dal canto suo il finalista uscente è riuscito a tenere a freno le proprie emozioni per tutto il match, non facendo filtrare alcun momento di nervosismo, fino al match point finale. Un atteggiamento non scontato, specialmente se pensiamo a quelle che erano state fino ad oggi le reazioni di Medvedev davanti ad un pubblico avverso. Ricordate, per esempio, lo sbadiglio con cui aveva provocato gli spalti delle Finals di Torino nel match contro Sinner?
In questo caso Daniil ha atteso l’intervista post-match di Jim Courier per togliersi qualche sassolino dalla scarpa, sottolineando come il pubblico accompagnasse con un “buuuu” ogni suo servizio, anche tra la prima e la seconda, e invitando ad avere rispetto (almeno) per lo stesso Courier.
Daniil Medvedev si toglie dei sassolini con il pubblico di casa… 😅😅#AusOpen | #EurosportTENNIS pic.twitter.com/1T9YUK9tos
— Eurosport IT (@Eurosport_IT) January 20, 2022
In realtà, poi, l’intervista termina con un applauso nei confronti di Medvedev, soprattutto nel momento in cui Courier ricorda a tutti che si tratta della testa di serie numero uno, vista l’assenza di Djokovic. L’episodio va comunque ascritto come l’ennesimo capitolo dell’ormai lunga telenovela del rapporto tra Daniil e il pubblico del tennis.
Ogni nazione ha il pubblico che si merita. Questi comportamenti cafoni e incivili qualificano la nazione stessa. Secondo me un arbitro dovrebbe sospendere l’incontro squalifica do il Beniamino locale, e la federazione dovrebbe vietare l’organizzazione di questi eventi ai paesi troglodita che non sono in grado di gestire educazione e comportamento.
Concordo con il sig. Fabio, ma del resto con un governo che ha fatto ciò che si è visto con Djokovic cosa ci si può aspettare…?
Sono solo dei crocodile Dundee peggio dei cowboys americani e con geni dei criminali deportati secoli fa ancora a piede libero nei loro cervellini…
Si perché noi civili italiani , come ci comportiamo ?? Facciamoci un piccolo esame meditativo ,senza esprimere insulti gratuiti . Anche questi episodi , fanno parte della sport .
Dopo il siparietto di Tiafoe contro Sinner,il pubblico che disturba i giocatori troppo spesso neo match soprattutto con i beniamini di casa,ormai tutti fanno quello che vogliono in campo.
Sarebbe ora di porre rimedio e gestire il tutto in maniera seria.
Sembra NBA più che tennis,poi Medveved fa parte della nuova generazione di tennisti viziati che vorrebbero a prescindere un tifo su misura tutto per loro,anche quando giocano fuori casa.
Bisognerà dire addio alla compostezza di chi deve dare l’esempio di essere un campione.
Viva Borg e il tennis del passato
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