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Da Madrid a Roma, proseguono le magie di Jabeur
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Ons Jabeur approda per la prima volta nella finale degli Internazionali d’Italia. Supera la russa Daria Jasaktina in un match a corrente alternata. E così, dopo il fantastico recupero contro Maria Sakkari nel turno precedente (era sotto 6-3 5-2), il percorso della tunisina classe ’94 arriva all’ultimo atto di Roma. Jabeur, numero sette del mondo e numero due nella race stagionale, è davvero in un momento di grazia. Viene dalla vittoria di Madrid, ha vinto 11 partite consecutive e domani in finale proverà a frenare la corsa del treno polacco Iga Swiatek, che battendo in semifinale Sabalenka è arrivata a conquistare la sua 27esima partita di fila, numeri da capogiro.

Il match, si diceva, è andato avanti a corrente altenrnata ed è stata la tunisina alla fine a fare il bello e il cattivo tempo. Lo dimostrano i 47 vincenti (contro i 23 della russa) e i 31 errori gratuiti, 12 in più rispetto alla sua avversaria.

Nel set di apertura la tennista africana ha avuto la meglio per 6-4, ha giocato spesso di controbalzo, tante le smorzate (pensate che da inizio anno la tunisina è la tennista che ha giocato più palle corte vincenti nel circuito femminile). E il suo servizio, devastante, uno dei migliori del circuito, ha fatto bene il suo dovere. Kasatkina, amante della terra battuta, ha provato invece a cambiare spesso il ritmo e quando ha allungato lo scambio ha avuto anche la meglio. Sul 4-4, però, perde il suo servizio. E la tunisina chiude 6-4.

Nel secondo set cambia l’inerzia: Jabeur parte molto male, perde il servizio e va sotto 3-0, è molto nervosa e per due volte, nel terzo game, getta la racchetta sulla terra rossa del Centrale. Il set prosegue e la situazione per Jabeur peggiora, al punto che l’epilogo del set diventa un secco 6-1 a favore della russa. Tante le colpe e gli errori della tunisina, ma brava Kasaktina a rimanere ordinata e concentrata.

Il terzo e decisivo parziale è un mix dei primi due, con diversi cambi di inerzia. Un set all’insegna dei break. Nel terzo game arrivano le opportunità per Jabeur di togliere il servizio all’avversaria, ma la russa non la lascia andare avanti. L’occasione per la tunisina però si ripresenta sul 3-2. E questa volta non sbaglia. Partita finita? Non proprio, perché nel game successivo arriva subito il controbreak di Kasaktina, che addirittura arriva ad avere un match point sul suo servizio. Ancora una volta, però, arriva un cambio di direzione e la tunisina riesce incredibilmente ad annullarlo con un drittone vincente. Per poi riuscire addirittura a controbreakkare con una splendida palla corta. Tiene il servizio e nel momento più delicato del match toglie ancora una volta il servizio alla russa, chiudendo il match per 7-5.

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