Internazionali, Djokovic eccezionale. Fa la storia e vola in finale
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Vige ancora una volta la legge di Nole sul Centrale degli Internazionali d’Italia. Novak Djokovic domina la semifinale contro il norvegese Casper Ruud e approda in finale dopo un match di altissimo livello. Per il numero del mondo è una data storica: con quella di oggi arriva infatti alla cifra pazzesca di mille vittorie in carriera.

Bellissima, in questo senso, la dedica al pubblico romano: “Se posso scegliere due posti nel mondo dove poter celebrare 1000 vittorie sono la Serbia e qui a Roma”.

La cronaca e l’analisi del match

Denso di colpi da fuoriclasse da entrambe le parti del campo, i due si sono presi letteralmente a pallate deliziando il tanto pubblico presente. Ha avuto la meglio il serbo, che da qualche incontro sembra ormai tornato ad essere il miglior Nole di sempre. E se domani continuerà a giocare in questo modo impeccabile, sinceramente, non dovrebbe avere grandi problemi ad alzare la coppa del 1000 italiano per la sesta volta nella sua carriera. Nonostante Stefanos Tsitispas sia comunque in uno stato di grazia.

Vince 6-4 6-3 in un’ora e 42 minuto di gioco

Partiamo però dai minuti che hanno preceduto il match. I due si incontrano nel corridoio che porta all’ingresso del Centrale e assistiamo al saluto tra i due: Djokovic porge il braccio con il pugno chiuso a Ruud, come ormai si saluta ai tempi del Covid. Poi chiude gli occhi e attende concentrato il suo turno per entrare in campo. Il primo a calpestare la terra rossa del Centrale è Ruud, accolto dagli applausi.

Si parte in uno stadio pieno che fa sentire (bene) la sua voce con i forti scroscii di mani che accompagnano ogni punto. D’altra parte i due cominciano con un livello talmente alto e piacevole che non si può certo rimanere soltanto a guardare. Si prendono letteralmente a pallate a inizio match. Colpi rapidi e possenti, profondi da entrambe le parti. Ma è Nole a mettere subito la testa avanti strappando il sevizio al norvegese. Subito dopo conferma il break, giocando di precisione e variando il gioco. E poi, ancora, toglie un altro servizio al suo avversario con un paio di risposte alla Djokovic. In un attimo è sopra 4-0. È un carro armato che avanza teavolgendo tutto quello che incontra sul suo cammino.

“Casper Casper”, è il coro che parte spontaneamente per provare a sostenere Ruud. Il norvegese evidentemente ne ha bisogno. E dallo spicchio dei distinti sud si sente una voce che, scherzando sulla grande prestazione di Djokovic, si rivolge al serbo gridando: “Hai fatto bene a non vaccinarti Nolee!!!”.

Si va avanti e sul 5-2, Nole al servizio, arriva una prima palla break per Ruud, che la trasforma con merito, giocando con convinzione e solidità. In effetti il punteggio non dava merito al gioco del norvegese, che ha messo in campo diversi colpi pregevoli, per poi subure maggiormente gli scambi lunghi. Ruud limita dunque i danni, ma non ferma la corsa di Nole, che chiude 6-4 e chiama gli applausi del pubblico, per provare a riportarlo dalla sua parte dopo altri cori a sostegno di Ruud.

Il secondo parziale comincia con molto più equilibrio. Il livello di tennis rimane altissimo e i giochi scorrono veloci, con meno di 6 punti ognuno. Fino al settimo gioco, quando arriva la chiave di volta del set. Sul 3-3 Djokovic strappa ancora una volta il servizio a Ruud. E continua inarrestabile il suo percorso che lo porterà in finale. L’incontro termina 6-4 6-3.

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