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Inside in, Roland Garros. Dentro la control room che “governa” il meteo
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PARIGI – Nella terza giornata del Roland Garros le previsioni metereologiche, che davano pioggia nella mattinata, vengono disattese solo nella prima parte. Se a inizio giornata, infatti, è il sole ad avere la meglio, con gli incontri che partono regolarmente, verso le 13 le diverse nuvole che via via si affacciano sul cielo di Parigi portano di nuovo la pioggia (durerà pochi minuti) a sospendere le battaglie di questo primo turno. Non è certo la stessa intensita di ieri, quando la pioviggine dalle 11,30 si era trasformata, sempre verso le 13, in una pioggia copiosa tale da far sospendere gli incontri, per un paio d’ore (tutte le partite tranne gli incontri nel Philippe-Chartier, chiaramente, che dal 2020 è dotato di copertura).
Ma come vengono gestiti questi momenti di tensione dagli organizzatori del torneo? Abbiamo provato a capirne di più, chiedendo ai diretti interessati. Durante lo Slam – ci spiegano – ci sono due persone del meteo francese, fisse, per l’intera durata del torneo. In totale nella control room del meteo ci sono quattro persone. Hanno a disposizione vari strumenti di analisi per aiutare gli organizzatori a prendere le corrette decisioni sulle interruzioni di gioco.
Il loro compito principale è capire quale sia il momento migliore in cui coprire e riscoprire i terreni di gioco. E non hanno molto margine di errore, perché i campi devono essere coperti molto velocemente e allo stesso tempo va garantito che le partite vadano avanti il più tempo di gioco possibile.
Ci dicono che si potrebbe arrivare a coprire e scoprire i campi circa 8-9 volte al giorno. E tutto questo ovviamente si traduce in un folto staff a disposizione sui campi, che farà praticamente solo quello nel corso della giornata e dell’intera manifestazione. Una squadra composta da circa 180 persone, che all’occorrenza useranno gli “squeegees”, i cosiddetti spazzoloni per far scivolare via l’acqua dai teloni che coprono la terra rossa di Parigi. Di solito ci sono 5 persone su un campo per ogni partita, 4 pronti a intervenire (di cui due addetti agli scopettoni). Il quinto, a fine partita, è addetto ad innaffiare quando i match si giocano regolarmente. E quando disponibile, c’è anche una persona in più, visto che – viene sottolineato – i dettagli da controllare sono molti.

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