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Wimbledon? A ogni azione corrisponde una reazione. Parla Djokovic
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Novak Djokovic, nella conferenza stampa dopo la vittoria con Nishioka, ha risposta ad una domanda sulla situazione a Wimbledon.

“Beh, a livello personale quest’anno non ho potuto difendere 4000 punti tra Australian Open e Wimbledon e questo mi ha influenzato negativamente.

A livello collettivo, però, sono felice che noi giocatori e l’Atp ci siamo uniti per dimostrare agli organizzatori che hanno fatto una scelta sbagliata. Wimbledon, in questo modo, ha potuto capire che ad ogni azione corrisponde una reazione.

Io sarò sempre dalla parte dei giocatori in situazioni come questa. Wimbledon non ha mai chiesto il nostro parere ed ha direttamente preso una decisione.

Secondo me hanno sbagliato, ma si sa che in un periodo come questo dire la propria opinione non è semplice e può creare molti conflitti tra le parti.

Non c’è mai stata comunicazione tra Wimbledon e Atp e Wta. So per certo che gli organi internazionali volevano donare i montepremi alle vittime del conflitto e giocare alcuni match di esibizione tra giocatori russi, ucraini e bielorussi. Purtroppo, però, non ci sarà nulla di questo.

Wimbledon per me è sempre stato il torneo dei sogni e uno slam è sempre uno slam, ma è innegabile che la situazione sia strana. Non parlo solo dei punti e del montepremi, qui è mancato il rispetto reciproco.

Si tratta della classica vicenda in cui perdono tutti”.

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