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Begu graziata, Djokovic silurato: il regolamento dei due pesi e due misure
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PARIGI – Nella mattinata di oggi probabilmente avrete visto girare su diversi siti la notizia della tennista Irina-Camelia Begu, che durante il secondo set del match contro la Alexandrova ha lanciato a terra la sua racchetta. Peccato che rimbalzando a terra abbia colpito un bambino presente sugli spalti. Vi riproponiamo il video (in basso), qualora ancora non l’abbiate ancora visto. È accaduto sul campo numero 13 in questa quinta giornata del Roland Garros. Noi eravamo sul campo adiacente, il 12, a gustare i potenti colpi dal fuoriclasse Holger Ruune, che liquidava in tre set che lo svizzero Henri Laaksonen (anche se questa è tutta un’altra storia).

Il bambino fortunatamente sta bene, il colpo non ha avuto conseguenze se non un grande spavento, ma quello che tuttavia riteniamo poco razionale e che vorremmo sottolineare con questo articolo è la conseguenza che ha avuto quell’episodio. Per la tennista romena, infatti, è arrivato soltanto un semplice warning. E allora ci chiediamo: per quale motivo quando una cosa del genere accade a Novak Djokovic (successe allo US Open due anni fa, quando fu squalificato per aver colpito il giudice di sedia involontariamente), si opta per una squalifica definitiva dal torneo, mentre in questo caso arriva invece un semplice warning.

Si è trattato di un gesto involontario, certo, e la romena successivamente si è anche scusata personalmente con il bambino, prendendolo in braccio e scambiando battute e sorrisi. Non c’è dunque il dolo, chiaramente. Ma resta pur sempre il gesto, basato su nervosismo e stizza, che in altre occasioni è stato punito molto più severamente.

Il dibattito si è anche sviluppato sui social. Su Twitter, ad esempio, a chi fa notare che dopo un gesto del genere si dovrebbe essere automaticamente fuori dal torneo, viene risposto come nemmeno l’attuale numero uno del mondo Iga Swiatek (oggi arrivata a 30 vittorie consecutive) sia stata squalificata quando qualche anno lanciò la sua racchetta tra la folla agli US Open.

E un utente fa notare come la situazione sia stata molto diversa, visto che Iga stava cercando di colpire la palla e la racchetta le è scivolata di mano.

Il punto però è che fatti del genere accadono spesso e ogni volta vengono interpretati in maniera diversa. Forse sarebbe finalmente il caso di specificare meglio le regole, per evitare che una semplice interpretazione possa danneggiare il percorso di qualche tennista. Chissà, magari Nole avrebbe avuto sulla sua bacheca uno slam in più se anche a lui fosse stato applicato lo stesso metro di giudizio di oggi.

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