Cameron Norrie “pazzesco”: pensavo di non avere possibilità. E invece sono qui

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Cameron Norrie si appresta a vivere la prima semifinale slam in carriera a Wimbledon contro Djokovic. Un risultato che lo pone tra i grandissimi del tennis britannico. L’ultimo a riuscirci fu un certo Sir Andy Murray, che qui riuscì addirittura a vincere per ben due volte. Ai quarti ha battuto in cinque set David Goffin.

“È pazzesco essere in semifinale. E’ stata una bella partita, soprattutto nella parte finale, con un’atmosfera incredibile. Mi è piaciuto molto. La folla mi ha aiutato e mi sento fortunato ad aver vissuto questa esperienza  Alla fine della partita pensavo a tutto il duro lavoro e ai sacrifici fatti.

Soprattutto qui a Wimbledon, davanti alla mia famiglia e ai miei amici. Ero molto emozionato in campo. È per emozioni come questa che si pratica lo sport. Da quando ho lasciato l’università ho dato il massimo, mi occupo di ogni dettaglio e mi assicuro che il tennis sia la mia priorità numero uno.

Sono stato molto rigoroso per assicurarmi di essere il più preparato possibile. È uno dei compiti più difficili nel tennis. Djokovic? Direi che l’erba è la sua superficie preferita e il suo record è incredibile qui a Wimbledon. Sarà dura. Da oggi dovrò migliorare molte cose. Non avrò la possibilità di perdere la concentrazione, non avrò un margine di errore.

L’ultima volta che abbiamo giocato a Torino ha fatto molto bene e ho imparato molto. L’approccio sarà diverso dal punto di vista tattico. Devo riposare e prepararmi per la sfida. Dovrò migliorare il mio livello.

L’altro giorno, quando ho raggiunto i quarti di finale, ho ripensato a quando ero bambino e guardavo i giocatori che ce la facevano. Pensavo di non avere alcuna possibilità di riuscirci. Raggiungere le semifinali mi dà molta fiducia. Quando ho lasciato l’università, il mio primo obiettivo era entrare nella top 100 e ce l’ho fatta. Una volta fatto questo, volevo entrare nella top 50 e poi nella top 10.

Sto spuntando delle caselle e sto procedendo lentamente. Ho fatto un buon lavoro mantenendo basse le mie aspettative e massimizzando il talento che ho”.