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Kyrgios, il mio team è fondamentale ma niente coach: ecco perché
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Nick Kyrgios è sicuramente una delle note più liete di questa edizione di Wimbledon. L’australiano, nonostante i problemi giuridici fuori dal campo, ha raggiunto la prima semifinale slam in carriera e se la vedrà con Rafael Nadal per un posto in finale. Al termine della sua sfida con Cristian Garin, il bad boy ha svelato il motivo per cui non vuole un coach con sé.

Un fardello troppo pesante

Stiamo assistendo ad una versione super lusso di Nick Kyrgios in questa edizione di Wimbledon. Il numero 40 del mondo ha centrato la prima semifinale slam in carriera e si appresta ad affrontare (infortunio permettendo) Rafael Nadal per un posto in finale. L’australiano, nella conferenza stampa dopo la vittoria con Cristian Garin, ha voluto spiegare il motivo per cui non ha un coach nel suo angolo tecnico.

Un’atmosfera incredibile anche qui. Non avrei mai pensato di essere in semifinale in un grande slam. Pensavo ormai di aver perso il treno giusto. All’inizio della mia carriera non ho affrontato le cose nel migliore dei modi e forse ho perso la mia occasione.

Sono davvero orgoglioso del modo in cui sono tornato qui.

Ognuno dei membri del mio team ha un ruolo importante. Nessuno conosce il mio tennis meglio di loro. Essere in semifinale in un grande slam mi rende molto felice ed è sicuramente anche merito loro se ci sono riuscito.

Il motivo per cui non ho un allenatore con me? Non voglio mettere nessuno in difficoltà, la verità è che non ho un allenatore perché non voglio infastidire chi se ne occupa. Sarebbe un peso troppo grande da sopportare. Conosco bene il mio gioco e so cosa posso fare.

Cosa farò stasera? Spero che mio padre cucini qualcosa di buono, come fa ogni sera, e poi guarderò un film con lui”.

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