Ecco perché Nadal è riuscito ad affermarsi allo US Open, pur senza vincere il titolo
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Rafael Nadal, nonostante sia uscito di scena al quarto turno con Frances Tiafoe, può essere soddisfatto dell’eredità lasciata ai vincitori dello US Open. Lo spagnolo, infatti, è il mentore di Casper Ruud, Alexandra Eala e Martin Landaluce (vincitori juniores) e fonte d’ispirazione per Martin de la Puente (campione wheelchair), Iga Swiatek e Carlos Alcaraz.

L’importanza dell’academy

La Rafael Nadal Tennis Academy, attiva dal 2016, ha da subito attirato le attenzioni dei migliori prospetti del tennis mondiale. Il prodotto che, finora, ha brillato di più è sicuramente Ruud, finalista al Roland Garros e allo US Open. Tra i giovani, invece, spiccano la filippina Eala e lo spagnolo Landaluce, vincitori dello slam americano per la categoria junior.

Ovviamente, il mio idolo è Rafa e non lo dico solo perché faccio parte della sua scuola. No, lui è un modello per tutti noi, qualcuno che molte persone idolatrano e cercano di impersonare. Ho vinto un torneo in Francia due o tre anni fa. L’academy ha raggiunto i miei genitori. Dopo un po’ di tempo e lunghe discussioni abbiamo deciso di intraprendere il cammino con loro” (Eala).

Credo che, in parte, abbiamo questa mentalità perché veniamo dalla stessa nazione. Siamo combattenti. In più, noi abbiamo Rafael Nadal, che è una delle migliori persone e il migliore esempio che si possa avere nello sport. È il mio idolo da quando ho iniziato a giocare. Credo che sia fonte d’ispirazione per moltissime persone” (Landaluce).

I fan tra i professionisti

Moltissimi giocatori del tour non hanno mai nascosto la propria stima e ammirazione per lo spagnolo. Tra questi troviamo il vincitore dello US Open wheelchair de la Puente, la campionessa Wta Swiatek e il campione Atp Alcaraz.

Tutti vorrebbero essere come Rafa Nadal o Juan Martin Del Potro tra noi che partecipiamo al torneo wheelchair. Gli slam ci danno l’opportunità di essere dei tennisti, di essere ciò che vogliamo essere” (de la Punte).

Quello che fa è incredibile. Ho potuto vedere la finale dell’Australian Open dal vivo e so tutto il lavoro che c’è dietro per rimanere a livelli così alti per così tanto tempo. Alcune volte, anche se non esprime il miglior tennis, riesce ad uscire da situazioni molto complicate. Rafael Nadal è una grandissima fonte d’ispirazione per me. La maniera in cui affronta gli infortuni, poi, è semplicemente straordinaria” (Swiatek).

Del paragone tra Alcaraz e Rafa, invece, ha voluto parlare direttamente Toni Nadal, ex allenatore e zio del 22 volte campione slam.

La velocità e l’intensità di Carlos si vedono raramente su un campo da tennis. Il suo gioco sta seguendo il tracciato lasciato da Rafa, non molla mai fino all’ultima palla della partita”.

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