spot_img
spot_img

Alcaraz e i Big Three: “Non mi voglio paragonare a loro, ma…”
A

Carlos Alcaraz, con la vittoria del suo primo slam allo US Open, è diventato il più giovane numero 1 del mondo in era Open. Ovviamente, è arrivato l’immediato paragone con i Big Three (Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic).

I margini di miglioramento e il sostegno del pubblico

La finale di New York poteva essere la classica sliding door della vita: chi usciva vincitore si portava a casa il primo slam in carriera e la vetta della classifica Atp.

Casper Ruud e Alcaraz hanno dato via a un grande spettacolo, con lo spagnolo sull’orlo del precipizio quando ha dovuto difendere i due set point che avrebbero portato il norvegese sul 2 a 1. Da oggi, lo spagnolo è ufficialmente il nuovo numero 1 del mondo, con l’avversario che lo segue a debita distanza.

Al termine della sfida, Carlitos ha dovuto affrontare una grande quantità di interviste. In alcune di queste, ha dovuto rispondere a domande sul paragone tra lui e i Big Three del tennis mondiale.

È incredibile essere il più giovane numero 1 del mondo nella storia, ma è molto più difficile essere in vetta per 20 anni come hanno fatto i Big Three. Questo sarà il mio obiettivo. Non mi voglio paragonare a loro, ma voglio essere come loro.

Sono d’accordo con il mio allenatore Juan Carlos, in questo momento sono al 60% del mio potenziale. Ci sono molte cose da migliorare. Nadal, Djokovic e Federer hanno migliorato molte carenze negli anni. Devo migliorare mentalmente e fisicamente, ma anche il mio tennis. Devo allargare la mia zona di comfort in campo.

Significa molto per me avere così tanti tifosi a New York. Quello che ho vissuto l’anno scorso è stato fantastico, ma quest’anno è stato indescrivibile. Come ho detto, ci sono stati molti momenti difficili, con partite veramente durissime. Loro erano lì e mi hanno costantemente sostenuto e tifato per me. Ho finito il match con Jannik alle tre di notte e loro erano ancora lì sugli spalti a incitarmi.

Posso dire che questo trofeo è anche per loro. È il mio ringraziamento. Forse, se non ci fossero stati, non avrei qui la coppa con me. Pensare di essere in grado di vincere queste partite, superare momenti così difficili per me… è semplicemente incredibile avere così tante persone che mi sostengono in giro per il mondo”.

>> Le dieci migliori racchette da Padel del 2022, marca per marca

Se vuoi restare sempre aggiornato su tutto ciò che gravita intorno al mondo del tennis, seguici sulla nostra pagina Facebook e sul nostro profilo Instagram, registrati al nostro canale Telegram o iscriviti a Manic Monday, la newsletter settimanale di Tennis Fever. È tutto gratis e… ne vale la pena!

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui
Captcha verification failed!
Punteggio utente captcha non riuscito. Ci contatti per favore!

Articoli correlati

spot_img