Dopo un 2021 in continua ascesa, nel 2022 Carlos Alcaraz ha trovato la sua definitiva consacrazione tra i grandi del tennis mondiale. Grazie ai quattro titoli conquistati nella prima parte di stagione, due Atp 500 e due Masters 1000, alla vigilia dello US Open si era attestato come quarta forza della classifica mondiale. Poi il trionfo a New York l’ha reso il più giovane numero nella storia di questo sport.
E proprio del successo negli States e del suo futuro da protagonista assoluto del circuito, il murciano ha parlato ai microfoni di Marca, in un’intervista in cui inoltre ha previsto chi raccoglierà assieme a lui l’eredità dei cosiddetti Big Three.
Alcaraz: “Io, Sinner e Zverev i nuovi Big Three”
Di seguito le parole di Alcaraz: “Sognavo di essere il numero uno al mondo, di vincere uno Slam. Ora che ci sono riuscito è tempo di continuare a sognare, vincere tornei Major e non solo. Cercherò di essere tra i migliori il più a lungo possibile, e quante più settimane possibile al numero uno. La notte in cui ho centrato tale obiettivo ho avuto la fortuna di avere mio padre, i miei zii, anche mio fratello, tutta la mia squadra ed alcuni amici al mio fianco. Abbiamo cenato al ristorante di un amico a New York, ma non ho avuto tempo per festeggiamenti particolari”
Sul ritiro di Roger Federer
“Ho sempre voluto affrontarlo, non sarà possibile, ma meglio così che incappare in una sconfitta. Federer è talento allo stato puro, classe, eleganza. Per come gioca ha saputo resistere davvero a lungo. Non si è ritirato in nessuna partita in carriera e io, invece, già in una l’ho dovuto fare. È un regalo che è stato fatto a noi amanti del tennis. Sono orgoglioso di averlo seguito per tutta la mia infanzia, posso solo ringraziarlo per quello che ha dato al nostro sport”.
Sul paragone con i Big Three
“Non lo vivo come una pressione, io mi diverto a giocare a tennis. Spesso sorrido nei momenti di tensione durante le partite, perché stare in campo mi fa divertire. Non so in cosa mi possa paragonare ai Big Three. Loro sono lì da 20 anni, hanno vinto tutto e io sto solo iniziando. Non ha senso, io voglio solo proseguire per la mia strada. Mi confronto con loro sul fatto che dobbiamo migliorare giorno dopo giorno. Loro hanno continuano a farlo sempre. Il tennis si evolve e devi saper migliorare giorno dopo giorno”.
Su chi, assieme a lui, comporrà la nuova Triade del tennis mondiale
“Sinner e Zverev. Con Jannik ci sarà una bella rivalità. Le nostre partite sono sempre da vedere per il pubblico, con tanti bei colpi e tanta intensità anche a livello fisico”.
Sui suoi prossimi tornei
“Astana, Basilea, Parigi, Masters e Davis, e cercherò di finire l’anno da numero 1. La Laver Cup? Se ne parlava, mi sarebbe piaciuto giocarla, ma abbiamo deciso di non andare per motivi sportivi perché era meglio pensare al futuro. Devo riposarmi. È difficile mantenere un livello altissimo tutto l’anno. Ho una squadra dietro di me per prepararmi a questo. Ho sempre voluto essere in quelle posizioni e giocare con i campioni che ho visto in TV. Non è sacrificio e fatica, è quello che ho sempre sognato. Dove trovo le motivazioni? Il tennis è la mia vita, è lo sport che amo. Amo giocare a tennis. La maggior parte delle volte non è uno sforzo. Nei giorni in cui non hai voglia di alzarti da letto, devi spronarti e fare ciò che ti fa stare bene”.
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