Diciannove anni ancora da compiere, un fisico già strutturato, un talento grezzo pronto ad esplodere. Stiamo parlando di Arthur Fils, l’ennesimo promettente prodotto del movimento francese. Arrivando in semifinale all’Atp 250 di Montpellier, il giovane transalpino ha fatto registrare il suo miglior score in carriera nel circuito maggiore. Uno score che lo ha portato alle luci della ribalta.
Chi è Arthur Fils
Come proseguirà la crescita crescita di Fils soltanto il tempo potrà dirlo. Intanto, scopriamo qual è stato il percorso che l’ha condotto alle porte del grande tennis.
Biografia e risultati
Nato il 12 giugno 2004, a Parigi, Fils ha approcciato al tennis all’età di cinque anni, percorrendo i suoi primi passi assieme a suo padre. In seguito è andato ad allenarsi presso il Centro Nazionale di Formazione (CNE) della Federazione francese mettendosi in luce come dei prospetti più interessanti del panorama giovanile. E i risultati importanti, infatti, non hanno tardato ad arrivare. Nella categoria Juniores, ad esempio, Fils ha vinto l’Orange Bowl nel 2020, diventando il quarto giocatore transalpino a mettere il proprio nome nell’albo d’oro del torneo. Mentre nel gennaio 2021 ha ottenuto il suo primo punto Atp ad appena 16 anni. Ma non è finita qui. Perché il vero exploit l’ha avuto al Roland Garros 2021, dove ha conquistato il titolo di doppio (in coppia con Giovanni Mpetshi Perricard) e raggiunto la finale in singolare (persa con Luca Van Assche). Le ottime prestazioni gli sono valse il terzo posto nella classifica mondiale Juniores (luglio 2021).
A inizio 2022 Fils ha cominciato a frequentare i tornei del circuito Challenger, senza tuttavia riuscire a spingersi oltre i quarti di finale. Il suo primo grande squillo è poi arrivato a fine stagione, quando ha superato le qualificazioni del Masters 1000 di Parigi-Bercy regolando il nostro Fabio Fognini per 6-3, 3-6, 6-4. Al primo turno, ironia della sorte, il francese è stato fermato proprio dal ligure, ammesso in tabellone in qualità di Lucky Loser.
2023, primo titolo Challenger e…
Archiviato un positivo 2022, Fils ha iniziato il 2023 come meglio non avrebbe potuto. Ovvero centrando il suo primo titolo Challenger sulla terra battuta di Oeiras. Titolo vinto lasciando per strada soltanto un set, peraltro nel turno inaugurale della competizione. Due settimane dopo altra finale, stavolta in Francia, sul cemento indoor di Quimper, dove è stato sconfitto dal connazionale Gregoire Barrere.
La sconfitta in semifinale a Montpellier contro Jannik Sinner (dopo aver superato Richard Gasquet, Roberto Bautista Agut e Quentin Halys) rappresenta l’ultima sua apparizione in campo nel momento in cui vi scriviamo. Fils è sicuramente un profilo da tenere sotto attenta osservazione.
Caratteristiche
Come dicevamo in apertura, nonostante le giovane età, Fils è dotato di un fisico già strutturato e apparentemente pronto a sostenere l’elevata intensità del circuito Atp. Il giovane Arthur pesa circa 83 kg, nella media considerato che è alto 1 metro e 85 centimetri. Il suo coach, Laurent Raymond, ha tutto il materiale per tirarne fuori un giocatore esplosivo, capace di fare male con ogni colpo. Soprattutto perché Fils sembra già abbastanza incisivo, fluido, poco costruito, sia col dritto sia col rovescio (bimane).
Ranking
Entrato nel ranking Atp il 25 gennaio 2021, da numero 1731T, Fils è riuscito a raggiungere i margini della top-600 già alla fine dello stesso anno. Mentre il 2022 l’ha chiuso in 251esima posizione. Ad oggi, invece, occupa la piazza 163, ma lo farà ancora per poco. Grazie al successo al primo turno di Montpellier, infatti, la nostra sezione Ranking Atp Live lo proietta al 117esimo posto.
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