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Sonego fa il mastino, nulla da fare per Shelton
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È un Sonego scatenato quello che abbiamo visto sul campo numero 13 del Roland Garros. Porta a casa il primo turno contro il numero 35, Ben Shelton, imponendosi per 6-4 3-6 6-3 6-3.

Il giovane rampante di Atlanta è sembrato troppo altalenante, non sempre on fire. “Si esprime meglio sul cemento”, ci aveva detto ieri Gipo Arbino, quando lo avevamo incrociato sul viale principale del Roland Garros.

Ma il merito è soprattutto di Lorenzo, che è riuscito a imporsi con il suo gioco, attento sulla risposta, sempre aggressivo. “Lory, devi fare il mastino”, gli dice il suo coach durante il match, e ancora: “Carattere, forza”. È un invito a nozze per Sonny, che lotta come solo lui sa fare e porta a casa il match. Presente anche Filippo Volandri, che raggiunge l’angolo di Sonego dopo aver visto trionfare Musetti su Ymer.

Nell’unico precedente, lo scorso anno a Cincinnati, aveva avuto la meglio lo statunitense per 2 set a 1. Appunto, sul cemento. Oggi Lorenzo pareggia i conti giocando sulla sua superficie preferita, la terra.

In mattinata i due si erano persino allenati sullo stesso terreno di gioco, nell’estremità del Roland Garros dove ci sono due campi dedicati agli allenamenti. Metà campo per ciascuno (vedi foto). A pochi metri dalla nostra Martina Trevisan, che si allenava al campo di fianco con uno sparring partner.

Cronaca del match

Nel primo set Sonego parte meglio strappando subito il servizio al suo avversario, portandosi sul 2-1. Tanti doppi falli per Shelton, addirittura 7. Lorenzo tiene il sempre il servizio, si muove, gioca agile e aggressivo come è solito fare. E chiude 6-4.

Nel secondo set Lorenzo parte con un break, continua a spingere in risposta. Complice anche un calo di attenzione di Shelton sulla prima. Ma sul 3-2 è come se fosse scattato qualcosa nella testa del 20enne di Atlanta, che cambia decisamente marcia. Sembra un altro giocatore, pareggia i conti dei break e dopo aver lottato per 13 lunghi punti sul 4-3 (4 palle break) toglie il servizio ancora una volta all’azzurro. Per poi chiudere 6-4.

Nel terzo set, il 28enne azzurro rientra in campo dopo un toilet break con il piglio giusto e strappa subito il servizio. Torna a fare il Sonego, lottando, supportato dal suo coach, che dal suo angolo gli dice: “Un mastino, devi essere un mastino”. E lui continua con il suo gioco aggressivo fino a chiudere 6-3.

Nel quarto e ultimo parziale, ancora una volta Sonego parte molto bene, meglio degli altri set. Nel frattempo nel suo box è arrivato anche Filippo Volandri, dal campo 7 dove ha assisitito alla vittoria di autorità di Musetti su Ymer. Ora Lory è un treno, si porta sul 4-0, tirando fuori il “carattere”, come gli chiede di fare Gipo Arbino. Un piccolo calo di tensione lo porta sul 5-3, ma chiude il match con un break. Ed è secondo turno a Parigi.

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