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Roland Garros, un magistrale Sonego approda al terzo turno
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Parigi – Solido, concentrato e determinato, il nostro Lorenzo Sonego si impone di autorità sul 24enne francese Ugo Humbert, per 6-4 6-3 7-6 (4) e approda al secondo turno di questa edizione del Roland Garros.

Prosegue così l’avventura di Sonny, che ha dimostrato, dopo l’esordio contro Ben Shelton, di essere davvero in uno stato di forma, fisica e mentale. “Non ha mai giocato così bene come in questi giorni”, ci dirà coach Gipo Arbino a fine match.

Ha servito molto bene, ed era necessario visto che il francese è davvero molto abile nella risposta. Sonny lo ha mosso bene, commettendo pochi errori (21 non forzati contro i 45 di Humbert). E non ha subito l’effetto Pietrangeli del pubblico francese, che lui “trasforma in positivo”, ci dice sempre il suo coach, più tardi. Insomma, “Siupèr”, come dicono qui a Parigi.

Il match va in scena nel “centralino” che si trova nel gruppetto di campi dietro il Suzanne Lenglen, nell’estremità est della struttura. L’unico in questa zona con gli spalti su tutti e quattro i lati. Atmosfera abbastanza calda, con il pubblico di casa chiaramente a sostegno del suo beniamino. Cori e incitamenti vari, la tipologia di campo si presta (in pratica un Pietrangeli, anche se con meno fascino). Tuttavia nulla di infuocato rispetto ad altri match a cui abbiamo assistito in questi giorni.

A sostenere Sonego nel suo box, oltre al suo staff c’è anche un pezzo di Federazione, con Coach Volandri, e per l’occasione il difensore del Milan Sandro Tonali.

Vista dell’incontro dal box di Lorenzo Sonego
Sandro Tonali

Humbert è un mancino tosto, uno che molto probabilmente si contenderà la prima posizione francese insieme ad Fils e Van Assche. Ma oggi non è sembrato all’altezza delle aspettative, sottotono, parecchi errori non forzati, servizio fuori fase.

Sin da subito Sonny non si fa intimorire dai suoi due avversari, Humbert e pubblico. Riesce a breakkare nel quinto gioco, sul 2 a 2, e porta a casa il parziale. “Forza, continua con questa energia, Lory”, gli dice coach Arbino, visibilmente soddisfatto per il gioco del suo pupillo. E lui continua, chiudendo il primo parziale per 6-4.

Nel secondo set stesso atteggiamento propositivo da parte del torinese, che ottiene ancora una volta il break al quinto game. Sul 4-3 Lorenzo sembra un pochino subire la pressione del pubblico, appare meno concentrato, sceglie due smorzate che il francese dissinnesca senza problemi. Del resto anche lui, come Sonego, è uno che le gambe le usa bene. Ma Sonny annulla poi due palle break, reagisce e porta a casa il game. Sul 5-3 Humbert sbaglia forse troppo e l’azzurro sembra poter chiudere il set con un altro break, “ora Lory, ora” gli dicono dal suo angolo. E lui accetta il consiglio. 6-3.

Nel terzo parziale nuovo copione. Break e contro break nei primi due game e si prosegue con la regola del servizio, fino al tie break, dove però l’azzurro riesce a chiudere  con determinazione con un netto 7-3. Tutti in piedi nel suo angolo, Sonny scrive un’altra pagina di storia del tennis italiano.

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